Naufragio Palermo, Calderone (Fi): “Nessuna limitazione a comunicazione, da Cartosio critiche inopportune”
Parlamentari contestano la dichiarazione che la legge crea ostacoli notevoli all’attività della libera informazione.
“Il Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, avanza critiche inopportune alla legge Cartabia che stabilisce che la diffusione di notizie sugli atti di indagine compete solo al procuratore della Repubblica e che questa possa avvenire esclusivamente tramite comunicati ufficiali o, nei casi di particolare rilevanza pubblica dei fatti, tramite conferenze stampa”. Così ieri in una nota, Tommaso Antonino Calderone, deputato e capogruppo di Forza Italia alla Camera.
“Se oggi Cartosio – prosegue Calderone – ha tenuto una regolare conferenza stampa significa che non c’è nessuna limitazione alla corretta informazione e ci mancherebbe altro! Crediamo che al cittadino comune, nello specifico su questo tragico evento che ha causato la morte di sette persone, interessi soltanto sapere se ci sono state responsabilità umane e non sterili polemiche su come comunicare il risultato delle indagini”.
Il 24 agosto alle 10, iniziando la conferenza stampa sul naufragio Bayesian il procuratore capo di termini Imerese Ambrogio Cartosio ha dichiarato, secondo quanto riportato da Adn Kronos: “In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande rivolte dai giornalisti, ma l’ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché il decreto 106 del 2006 vieta al procuratore della repubblica di fare dichiarazioni se non in occasioni particolari. Questa legge crea ostacoli notevoli all’attività della libera informazione, ma credo che tutti i cittadini sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire nulla. Spero ci sia comprensione”.
“Surreali le critiche del procuratore Cartosio alla legge Cartabia. Quali sarebbero invero i danni procurati alla pubblica informazione?”. Così su X il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin.
“Al procuratore di Termini Imerese ricordo che il decreto legislativo Cartabia, nato dal recepimento della direttiva sulla presunzione di innocenza, non condanna i pm al silenzio, ma tutela il riserbo nelle indagini. Un principio di civiltà, che chi svolge una funzione delicata come la sua dovrebbe apprezzare. E’ apprezzabile che, a differenza di molti suoi colleghi, si sia attenuto scrupolosamente a quanto disposto dalle norme”. Così Enrico Costa, deputato di Azione, commentando le dichiarazioni del procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nella conferenza stampa sul naufragio del Bayesian.