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Cronaca

Movida violenta: Palermo rinuncia ad una dj internazionale in nome della sicurezza

Lilly Plamer doveva essere protagonista il 31 in una discoteca di Villagrazia. Ma alla fine, il proprietario ha detto no

di Salvatore Cannata -





L’omicidio di Lino Celesia sembrava il culmine di settimane di violenza nella movida a Palermo. Le risse, gli agguati, gli scontri. In una folle escalation sino ad una settimana fa, alla discoteca Notr3 e l’omicidio dell’ex calciatore delle giovanili del Torino di cui ieri sono stati celebrati i funerali e di cui è accusato, reo confesso, un ragazzo di 17 anni, inchiodato anche da un video e da un audio che attesterebbe la sua colpevolezza. E’ finita lì? No, tutt’altro. Nella notte tra mercoledì e ieri, un altro episodio grave. Un ragazzino di appena 15 anni, pestato a sangue in centro, lungo le strade della movida. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato aggredito da tre persone. Indagano i carabinieri che lo hanno soccorso mentre vagava vicino al Teatro Massimo; gli hanno parlato dopo il ricovero in ospedale mentre la sorella della vittima ha lanciato un appello sui social per identificare i violenti che hanno spaccato i denti e provocato un trauma facciale al fratell

Tutto intorno all’una. Il ragazzo non è nelle condizioni fisiche o mentali per riconoscere gli aggressori. “Se avete visto o sentito qualcosa, vi prego di informarmi il prima possibile. Qualsiasi dettaglio può fare la differenza. Grazie per l’attenzione ed un grosso vaff… alle tre mer…“, scrive la sorella. Mentre gli inquirenti cercano aiuto dalle telecamere di videosorveglianza della zona e mentre Palermo e tutta la sua cintura metropolitana, scoprono di avere paura. Al punto da cancellare un grande evento di fine anno. Se, infatti, viene confermato il concerto di Elodie in piazza Politeama, è stato annullato l’atteso appuntamento con la dj Lilly Palmer, in programma al Mob Disco Theatre e Unlocked Party di Villagrazia di Carini. Lo ha comunicato , Vincenzo Grasso, titolare della nota discoteca alle porte di Palermo. Decisione assunta con la stessa artista che ne ha compreso le motivazioni “Una scelta difficile ma necessaria che abbiamo preso con profondo dispiacere – ha detto Vincenzo Grasso che è anche presidente di Silb Confcommercio, che raggruppa i più grossi locali da ballo del capoluogo di regione – Abbiamo ponderato la situazione e riteniamo che non ci siano e condizioni ottimali per celebrare un grande evento come quello programmato. Mi auguro che questa decisione non finisca per favorire gli ‘sciacalli’ che organizzano feste abusive in locali non autorizzati e non attrezzati“. Gli episodi criminali nei luoghi della movida palermitana, dunque, provocano una decisione difficile e certamente, anche dolorosa per chi puntava molto su questo evento. “La sicurezza e il benessere di ospiti, lavoratori e l’energia positiva che è parte integrante dei nostri eventi sono valori irrinunciabili per noi“, aggiunge Grasso. Ancor più pesante dopo una scelta che ha davvero pochi precedenti e che certifica, semmai ce ne fosse di bisogno, l’attuale quadro della movida in città. Intanto, sul fronte delle indagini per l’omicidio di Lino Celesia, l’audio e il video di cui si parla da 48 ore, sarebbero gli elementi determinanti contro il 17enne che gli inquirenti ritenevano in forte dubbio come autore dell’omicidio, pensando che si fosse addossato la colpa per difendere il fratello 22enne, anche lui in carcere per detenzione illegale di una pistola. Invece, tutto sembra confermare la dichiarazione dello stesso minorenne che, qualche ora dopo i fatti del 21 dicembre, si è costituito dicendo di avere ucciso il 22enne ex calciatore. Omicidio che però, filtra dalle indagini, non sarebbe da inquadrare come un fatto sporadico fattoi di vendette o di ‘paura’ come ha detto il ragazzino, ma all’interno di uno scontro più ampio. Su questa ipotesi, riportata anche da alcuni siti on line, però, silenzio e riserbo assoluti. Già a fine novembre, la città aveva fatto i conti con episodi gravi, come un paio di aggressioni agli agenti di polizia municipale che vigilavano sui luoghi di maggiore affluenza di ragazzi nei fine settimana. Sembravano casi isolati di intolleranza ai controlli ed alle regole ed invece nascondevano un humus più grave. La reazione dello Stato, fu quella di cinturare le aree con polizia, carabinieri e guardia di finanza a dare manforte ai vigili. Quando tutto sembrava rientrato nella normalità, il gravissimo episodio della Notr3 di via Pasquale Calvi e, ieri, il pestaggio del ragazzino in via Maqueda. Sino alla decisione di annullare un evento internazionale perché il mondo delle discoteche ed il popolo della notte palermitana, non sono sicuri