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Mario Incudine ritorna con “Il senso della misura”: un viaggio musicale tra amore e consapevolezza

di Elisa Petrillo -





Il 2 agosto segna l’uscita di “Il senso della misura”, il nuovo attesissimo album di Mario Incudine, che lancia contemporaneamente il tour live del talentuoso artista siciliano.
Dopo dodici anni dal suo acclamato “Italia talìa”, che ha ottenuto il secondo posto alla Targa Tenco 2013 e ha vinto il Premio Loano nello stesso anno, Incudine torna con un progetto che promette di essere rivoluzionario e nostalgico allo stesso tempo.

Incudine descrive il tema dell’album come un viaggio nell’età della misura, una fase della vita che si trova tra l’eccitazione della giovinezza e la saggezza della maturità. È un periodo di ricerca di stabilità, giocato tra il bisogno di amare e il desiderio di essere amati, un’epoca di consapevolezza dove i pezzi della vita si rimettono in ordine, ridisegnando un nuovo e complesso scenario.

Questo nuovo progetto discografico rappresenta un mix rivoluzionario e antico allo stesso tempo, caratterizzato da un linguaggio innovativo che non tradisce le radici siciliane di Incudine. Egli celebra la sua terra, rendendola accessibile a tutti, come faceva Verga secondo Calvino.

L’amore, in tutte le sue sfaccettature, è il cuore pulsante di questo disco: dall’amore per una donna alla vita, dai figli alla propria terra. Incudine riprende la tradizione stilnovista cantando della donna angelo, ma esplora anche un amore più terreno e passionale, fatto di momenti intimi e sogni condivisi.

Il disco racconta anche l’amore tenero di un padre per un figlio, l’amore per una terra che può allontanare ma anche legare indissolubilmente. Incudine spiega che, arrivato ai quarant’anni, ha sentito l’urgenza di ridefinire il suo percorso musicale, attingendo alle sue esperienze di vita per trovare un nuovo equilibrio e una nuova audacia.

Le dodici tracce del disco sono una testimonianza della maestria di Incudine, che mescola suoni mediterranei con influenze moderne. Strumenti tradizionali come bouzouki, fisarmonica e zampogna si fondono con batterie, bassi elettrici e orchestre d’archi, creando un sound unico.

Collaborazioni con artisti come Massimo Varini, Faisal Thaer, Luis Peixoto, Placido Salamone, Federico Quaranta e Biagio Antonacci arricchiscono ulteriormente l’album. Antonacci, in particolare, ha contribuito con il singolo “Tienimi Terra”, scritto appositamente per Incudine.

“Tienimi Terra” è una commovente invocazione di chi sta per lasciare la propria casa, ma trova nella propria terra un motivo per restare. Incudine spiega che, sebbene ci siano molti motivi per partire, la Terra può ancora trattenere i suoi figli, trasformando la disperazione in una celebrazione.

Con questo album, Mario Incudine dimostra ancora una volta il suo coraggio e la sua dedizione alla Sicilia, offrendo nuova musica e nuove emozioni a partire dal 2 agosto, disponibile sia in CD che in formato digitale.