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Legge di Stabilità Sicilia 2026-2028: una manovra che punta su lavoro, imprese e coesione sociale

di Federico Conti -





La legge di Stabilità Sicilia 2026-2028 è stata approvata dall’Assemblea regionale con largo consenso, segnando un passaggio chiave per la programmazione economica dell’Isola. Una manovra da circa 1,5 miliardi di euro che, secondo il governo regionale, guarda al futuro puntando su occupazione, sviluppo produttivo e tutela delle fasce più fragili, nel rispetto dei tempi e senza ricorrere all’esercizio provvisorio.

Schifani: “Programmazione solida e visione di lungo periodo”

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per l’ok dell’Assemblea regionale, sottolineando come per il terzo anno consecutivo la Regione sia riuscita ad approvare bilancio e finanziaria entro i termini. Un risultato che – ha evidenziato – rafforza la credibilità dell’ente e offre certezze a cittadini, imprese ed enti locali.

La manovra si fonda su alcuni pilastri chiave: incentivi agli investimenti, sostegno all’occupazione stabile, rafforzamento delle politiche sociali e sanitarie, attenzione alle emergenze ambientali e idriche, valorizzazione del patrimonio culturale e potenziamento delle infrastrutture. Un equilibrio, secondo il governatore, tra rigore finanziario e sviluppo sostenibile.

Schifani ha inoltre ricordato che, dopo la parifica dei rendiconti da parte della Corte dei Conti, la Regione potrà contare su circa due miliardi di avanzo per ulteriori investimenti strategici.

Dagnino: “Attuata la visione economica del governo”

Per l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, la legge di Stabilità rappresenta la traduzione concreta della strategia economica dell’esecutivo. L’obiettivo dichiarato è rendere il “sistema Sicilia” più attrattivo, reinvestendo le maggiori entrate fiscali in misure orientate allo sviluppo e alla crescita.

Tra i punti qualificanti, Dagnino ha citato la decontribuzione per le imprese che assumono, l’istituzione della Super Zes siciliana, gli incentivi per il rientro dei lavoratori e dei residenti all’estero, oltre agli interventi sul fronte del precariato. Centrale, infine, il metodo: un percorso di concertazione con parti sociali, imprese ed enti locali che ha consentito di costruire una manovra condivisa e sostenibile.

Le misure principali della finanziaria 2026-2028

Lavoro e occupazione

Alla crescita dell’occupazione sono destinati circa 221 milioni di euro l’anno. Cuore degli interventi è la “Decontribuzione Sicilia”, che prevede contributi alle imprese pari al 10% del costo del lavoro per nuove assunzioni, percentuale che sale al 15% per donne, over 50 disoccupati da lungo periodo o aziende che adottano modelli di welfare e sostenibilità. In presenza di investimenti strategici, gli incentivi possono arrivare fino al 60% per le piccole imprese.

Previsti anche 21 milioni di euro per il progetto “Sicily Working”, con contributi fino a 30 mila euro per le imprese europee che assumono lavoratori in modalità smart working e risorse dedicate alla creazione di spazi di coworking.

Imprese e investimenti

Via libera alla Super Zes siciliana, che rafforza la Zona economica speciale unica con semplificazioni amministrative e 10 milioni aggiuntivi per il credito d’imposta sugli investimenti produttivi. Stanziati inoltre 15 milioni per incentivare ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche delle abitazioni, con attenzione a giovani coppie e centri storici.

Sul fronte automotive sono previste riduzioni della tassa automobilistica per le imprese con grandi flotte e agevolazioni per veicoli a basse emissioni. Sostegno anche all’editoria, con contributi strutturali per imprese giornalistiche e librarie.

Sociale e precariato

La manovra interviene in modo significativo sul lavoro precario: aumento delle giornate per i forestali stagionali, stabilizzazione dei trattoristi Esa e incremento delle ore lavorative per gli ex Pip e gli ex precari degli enti locali. Importante anche lo stanziamento di 12 milioni di euro contro la povertà energetica, destinati a finanziare impianti fotovoltaici per famiglie a basso reddito.

Enti locali e territorio

Ai Comuni vanno 365 milioni di euro per i trasferimenti ordinari e 115 milioni per gli investimenti. Risorse specifiche sono previste per enti in dissesto, gestione dei rifiuti, riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e bonifica delle strade extraurbane. Sul fronte idrico, la legge autorizza anticipazioni di liquidità ai principali gestori regionali per garantire la continuità del servizio.

Uno sguardo al futuro

La legge di Stabilità Sicilia 2026-2028 si presenta come una manovra articolata, che punta a consolidare la crescita economica e sociale dell’Isola. L’approvazione nei tempi e il dialogo istituzionale che l’ha accompagnata rappresentano, per il governo regionale, un segnale di affidabilità verso i mercati e gli investitori, oltre che una base concreta per costruire lo sviluppo dei prossimi anni.