Lavoro, in Sicilia concorsi per 322 funzionari la Regione accelera sul ricambio generazionale
Non è un semplice giro di valzer burocratico, ma un passaggio strutturale che parla di futuro, competenze e macchina amministrativa. La Regione Siciliana apre ufficialmente una nuova stagione di reclutamento e valorizzazione del personale, mettendo in campo 322 nuovi concorsi pubblici e 832 progressioni verticali riservate ai dipendenti interni. Un intervento che chiude il cerchio delle procedure previste dal Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) 2025 e che punta dritto a un obiettivo politico-amministrativo preciso: ringiovanire e rafforzare l’apparato pubblico regionale.
In un’Isola dove il tema del lavoro pubblico resta, nel bene e nel male, una leva decisiva di stabilità sociale ed economica, l’operazione assume un peso che va oltre i numeri.
I bandi: 322 funzionari a tempo indeterminato
Il Dipartimento della Funzione pubblica ha pubblicato quattro nuovi avvisi di selezione, che si aggiungono a quelli già emanati nei mesi scorsi. I posti messi a concorso, tutti a tempo pieno e indeterminato, riguardano figure di livello elevato (ex categoria D), chiamate a presidiare settori chiave dell’amministrazione regionale.
Nel dettaglio:
- 60 funzionari tecnici (Codice TECO) nei settori della tutela ambientale, sviluppo produttivo, promozione del territorio e pianificazione;
- 52 unità nei profili di Ispettore del lavoro e funzionario ispettivo (Codici ISPAM e ISPTEC), una scelta che rafforza il controllo e la vigilanza in un mercato del lavoro spesso fragile;
- 10 funzionari tecnici archeologi per il settore dei beni culturali (Codice ARCH), a conferma del ruolo strategico del patrimonio culturale siciliano;
- 200 funzionari destinati al potenziamento dei Centri per l’impiego, vero nervo scoperto delle politiche attive del lavoro nell’Isola.
Le domande potranno essere presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione sul portale InPA, ormai snodo centrale e nazionale per l’accesso alla Pubblica amministrazione.
Schifani: “Un impegno mantenuto con i siciliani”
A rivendicare il senso politico dell’operazione è il presidente della Regione Renato Schifani, che detiene anche la delega ad interim alla Funzione pubblica. «Rafforzare la macchina amministrativa regionale rendendola più efficiente, competente e moderna non è uno slogan, ma un impegno preciso assunto con i siciliani», sottolinea Schifani.«Questi concorsi e le progressioni verticali sono indispensabili per affrontare le sfide della programmazione, della gestione dei fondi e dello sviluppo del territorio».
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