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Agricoltura

L’appello di Cia Sicilia Orientale al prefetto: “Le campagne hanno sete”

di Elisa Petrillo -





di ELISA PETRILLO- L’appello di Cia Sicilia Orientale al prefetto: “Le campagne hanno sete”

L’emergenza siccità colpisce trasversalmente la Sicilia, colpendo i settori produttivi e in particolar modo quello primario. Gi agricoltori della Piana di Catania sono in crisi a causa delle condizioni disastrose in cui versano le loro colture e gli allevamenti, con perdite significative di reddito per centinaia di produttori a causa della prolungata mancanza d’acqua, delle elevate temperature e dell’incapacità di gestire le risorse idriche in modo efficace. La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) della Sicilia Orientale ha lanciato un appello al prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, affinché promuova un tavolo di confronto per affrontare la crisi. “Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”.
La CIA esorta l’istituzione di un piano d’azione che includa interventi urgenti, in particolare per la ricerca di risorse idriche, e la prevenzione dello spreco dove l’acqua è disponibile. In particolare, viene evidenziata la necessità di risolvere le perdite delle paratie di Ponte Barca sul Simeto, che provocano un significativo spreco d’acqua, la quale scorre inutilizzata nel fiume. Tra le questioni urgenti da affrontare, secondo la CIA, vi sono la necessità di dotare l’invaso di Lentini di un sistema provvisorio di sollevamento, la possibilità di utilizzare acque reflue depurate in alcune aree e la pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo. Inoltre, è essenziale fare progressi nei lavori dell’invaso Pietrarossa, fermo da 26 anni, e accelerare i piani per l’utilizzo dei pozzi e la manutenzione delle condutture.
Gli agricoltori chiedono anche chiarezza sul piano di ricerca delle acque sotterranee e sulla tanto attesa riforma della bonifica, di cui si parla ormai da quasi 30 anni.
La CIA ribadisce l’importanza di monitorare attentamente il progresso dei lavori e accelerare le gare rispettando le normative. Il tempo stringe e le campagne hanno bisogno di soluzioni rapide e concrete per evitare ulteriori danni irreversibili.