Leggi:

Attualità

Furti di rame: sequestro di 15 mila chili di materiale a Catania

di Alessandro Fragalà -





di ALESSANDRO FRAGALA’- Furti di rame: sequestro di 15 mila chili di materiale a Catania

Continuano i servizi della Polizia di Stato a Catania per contrastare il fenomeno dei furti di rame. Dopo i recenti sequestri di materiale illegalmente smaltito in centri di raccolta metalli, il Questore di Catania ha disposto nuovi controlli nei centri di rottami ferrosi nella periferia urbana. L’operazione ha coinvolto i Poliziotti del Commissariato catanese di Librino, il reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, l’unità antidroga della Squadra Cinofili, la polizia Provinciale, la polizia Locale, l’ispettorato Territoriale del Lavoro L’obiettivo era quello di verificare la filiera del rame e degli altri materiali trattati e controllare lo smaltimento dei rifiuti pericolosi. I controlli in questione si sono concentrati su un sito che si trova sulla strada statale 114: si tratta di una ditta che, pur nascendo per l’attività di recupero di materiali ferrosi, a causa di gravi irregolarità riscontrate e delle vicende giudiziarie che ne derivarono, da circa due anni era stata autorizzata dall’Autorità Giudiziaria allo smaltimento dei materiali che erano stati illegalmente raccolti e che erano stati posti sotto sequestro. Invece, l’azienda avrebbe continuato a raccogliere metalli ferrosi e rame senza tracciabilità. Una condotta criminale che ha portato ad accumulare, all’interno dei piazzali della ditta, materiale ferroso di vario genere per circa 10 mila chili; circa 5 mila chili di rame, cavi elettrici dell’alta tensione di grosso diametro, sono stati trovati all’interno di cassoni metallici, pronti ad essere sciolti, al fine di ricavarne il rame da vendere. Indagato l’amministratore unico della ditta, un uomo di 59 anni, per il reato di inquinamento ambientale (art. 216 del Codice dell’ambiente). Inoltre, nel corso degli accertamenti, è emersa l’irregolare posizione di due lavoratori che erano stati “assunti in nero”, senza regolare contratto. Per tale violazione è stata attivata la procedura che prevede, tra l’altro, l’irrogazione di sanzioni amministrative.