Anci in Commissione Bilancio Ars: “Istituire fondo perequativo Comuni Sicilia”
Servizi essenziali, squilibri intollerabili nei trasferimenti, necessario e urgente istituire un fondo perequativo. “Non accettiamo la logica che i Comuni siano considerati come qualunque altra categoria, le Autonomie locali sono istituzioni riconosciute e tutelate dalla Costituzione e dall’art. 15 dello Statuto della Regione siciliana”.
Così Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, auditi stamattina in Commissione Bilancio all’Ars in merito ai contenuti della finanziaria e del bilancio regionale che nei primi giorni di dicembre andrà in discussione in Aula.
“Abbiamo rappresentato la necessità di continuare ad erogare i servizi essenziali avendo le risorse necessarie per bilanciare gli effetti legati al blocco di risorse nell’Fcde, il fondo crediti di dubbia esigibilita, all’aumento dei costi relativi agli adeguamenti contrattuali dei dipendenti, all’incremento della spesa per i servizi sociali affidati a terzi e per i significativi effetti dell’inflazione, rispetto alla quale gli enti locali sono le uniche istituzioni a non poter operare alcuna compensazione – aggiungono – Il neopresidente dell’Anci Gaetano Manfredi ha preso l’impegno a costituire uno specifico gruppo di lavoro sulle crisi finanziarie dei Comuni siciliani e riteniamo che un’analoga e parallela iniziativa debba essere intrapresa anche in ambito regionale”.
L’Anci Sicilia ha consegnato ai componenti la Commissione Bilancio un documento che analizza “la grave sperequazione che caratterizza i trasferimenti regionali e che evidenzia squilibri non più tollerabili per cui è diventato urgente intervenire attraverso una precisa scelta normativa a partire dall’istituzione di un fondo perequativo che dovrà portare, in una prospettiva pluriennale, al raddoppio del Fondo per le Autonomie e alla riprogrammazione della norma che finanzia gli extracosti dei rifiuti e il contributo per i Comuni in crisi finanziaria”.
“I temi d’interesse delle Autonomie locali sono centrali per ogni regione d’Italia e il nostro auspicio è che anche la Sicilia rafforzi una visione istituzionale nei rapporti Regione-Enti locali – conclude il presidente Amenta – superando in questo modo la carenza di confronto costruttivo dovuto all’assenza del Consiglio delle Autonomie locali e a scelte finanziarie specifiche che vanno verso molteplici, ma mai incisive, azioni. Iniziative che vengono spesso attuate per dare risposte a singoli contesti territoriali, senza mai affrontare, come invoca Anci Sicilia da tempo, concretamente gli aspetti strutturali della condizione degli Enti locali”.
(Nella foto, ex Palazzo delle Ferrovie dello Stato in Via Roma a Palermo, sede dell’ANCI Sicilia)