Droga: arcivescovo Palermo sollecita Schifani per approvazione legge contro dipendenze
Approvare al più presto la legge contro le dipendenze, ferma all’Ars da luglio 2023. A chiederlo è l’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice durante un incontro con il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Il testo della proposta di legge anti-crack è stato consegnato al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno il 25 luglio del 2023 ma non è mai stato discusso dall’Aula. Obiettivo è colmare l’assenza, in Sicilia, di una legge quadro sulle dipendenze patologiche e di un quadro normativo di riferimento per i diversi livelli di intervento e di assistenza. Il testo è stato elaborato in collaborazione dall’Arcidiocesi di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, Sos Ballarò, Rete Riduzione del Danno, La Casa di Giulio e Ourvoice.
Schifani, si legge in una nota dell’Arcidiocesi, ha accolto “le sollecitazioni e le preoccupazioni dell’arcivescovo di fronte al dilagare dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani e i giovanissimi, assicurando il suo interessamento per accompagnare l’iter di approvazione della proposta di legge contro le dipendenze e, nel frattempo, procedere al finanziamento di qualche stralcio”.
“Ho appreso con piacere dell’incontro fra l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per parlare della futura legge anti-crack. Da ormai due anni mi batto per eliminare questa piaga e per questo sono il primo firmatario di quel ddl. Una legge che mi è stata consegnata da diverse associazioni che ogni giorno lottano contro il crack e che, dopo un anno, questo martedì andrà finalmente in Commissione Bilancio per poi passare fisicamente in Aula”. Così il vicepresidente della commissione Antimafia all’Ars Ismaele La Vardera.
“Non posso che riconoscere a Lorefice la grande attenzione sul tema, suonando la sveglia a una politica spesso assopita e apprezzo anche che abbia chiesto di incontrare il presidente della Regione che, anche a me, mesi fa aveva detto che avrebbe dato una accelerata al ddl – aggiunge – Certo sarebbe stato bello vedere in Schifani lo stesso impegno che utilizza per far approvare le manovrine finanziarie, ma ormai sembra che siamo arrivati all’ultimo step del percorso. Lancio anche un appello al presidente della commissione Daidone così da essere rapidi e al presidente dell’Ars Galvagno affinché si faccia presto ad avere il disegno anche in aula. Non c’è più tempo da perdere”.