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Cronaca

Distruggono i parcometri di Bronte con fuochi d’artificio. Individuati e denunciati

di Alessandro Fragalà -





Voglia di acquisire denaro in modo facile o semplicemente desiderio distruttivo che non ha spiegazioni nell’ambito della logica. 

Il movente non è ancora chiaro, ciò che è chiaro è che i Carabinieri di Randazzo, al termine di una brillante operazione investigativa, hanno denunciato a piede libero tre giovani accusati di danneggiamento aggravato in concorso. I tre, tra la fine del 2023 e i primi di gennaio 2024, si sono resi responsabili della distruzione di ben 11 parcometri nel comune di Bronte. Tutto è iniziato a seguito di una serie di danneggiamenti alle “colonnine” per il pagamento della sosta nelle zone a “strisce blu”.

I Carabinieri della Stazione di Bronte e del Nucleo Radiomobile di Randazzo, grazie alla loro conoscenza del territorio e alla collaborazione dei cittadini, hanno avviato le indagini per identificare i colpevoli. Queste hanno permesso di individuare i tre responsabili: due giovani di 16 e 22 anni e un 28enne già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e lo spaccio di stupefacenti. I tre, tra la notte di Capodanno e il 10 gennaio, hanno fatto esplodere i parcometri utilizzando ordigni artigianali. Nonostante l’utilizzo di cappucci e l’adozione di altri accorgimenti per non essere riconosciuti, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei colpevoli grazie alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e all’analisi dei loro profili social. Le perquisizioni effettuate nelle abitazioni dei tre giovani hanno portato al rinvenimento di diversi capi di abbigliamento compatibili con quelli indossati dai malviventi durante i raid, nonché di fuochi d’artificio di libera vendita all’interno dell’abitazione del minorenne, a dimostrazione della loro dimestichezza con gli esplosivi. L’analisi delle conversazioni presenti nelle chat del cellulare del minorenne, condotta con il supporto della Sezione Cyber Investigation del Nucleo Investigativo di Catania, ha infine svelato come i due giovani avevano acquistato gli esplosivi dal 28enne.