Incendio nella discarica di Mazzarrà che brucia dal 25 giugno. Regione non dichiara emergenza
Ennesimo sopralluogo ai focolai d’incendio, la discarica di Mazzarrà brucia da giugno, ma la Regione non ha ancora dichiarato stato di crisi ed emergenza.
Ieri però un sopralluogo risolutivo, chiesto da mesi dal Comune, che è servito a fare chiarezza sullo stato dell’incendio che a partire dallo scorso 25 giugno interessa l’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. I focolai continuano ad ardere e ieri la situazione è stata evidenziata sul posto dal sindaco Carmelo Pietrafitta ai numerosi intervenuti: il dirigente generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti, Arturo Vallone; il geom. Musciumarra del Genio Civile; l’Ing. Nicola Staiti dei Vigili del fuoco; gli ingegneri Manfrè e Meloni e gli altri rappresentanti della Protezione Civile; l’avvocato Angelo Vitarelli, curatore fallimentare della Società Tirreno Ambiente spa, l’unico in grado di permettere l’accesso al sito, essendo stato licenziato tutto il personale che negli anni aveva assicurato manutenzione e sorveglianza.
Prima del sopralluogo, un incontro in aula consiliare per fare il punto della situazione e comprendere come fronteggiare una situazione il cui iter burocratico sembra interminabile. Poi il sopralluogo nel sito, per toccare con mano la situazione critica della discarica Mazzarrà che brucia da giugno, senza rimedio dopo quasi tre mesi, e l’urgenza della dichiarazione dello stato di emergenza regionale in vista della messa in sicurezza definitiva della discarica.
“Ci sono focolai che continuano a bruciare e che tengono in apprensione tutta la popolazione del Comprensorio. – ha affermato il sindaco Carmelo Pietrafitta -. Stiamo cercando di capire come fronteggiare questa situazione complessa per stare tutti più tranquilli. Non si può continuare con interventi estemporanei, la situazione va risolta definitivamente. Nelle more, come Comune di Mazzarrà Sant’Andrea stiamo predisponendo gli atti per attivare un sistema di videosorveglianza e di sorveglianza tramite personale qualificato che faccia anche attività di manutenzione ordinaria”.
I lavori di messa in sicurezza dell’intera ex discarica in Contrada Zuppà, già decisi, finché il sito brucia non possono comunque essere avviati. Occorre in ogni caso eliminare l’emergenza intervenendo per spegnere i focolai, agire lo “smassamento” dei rifiuti e la rimozione del biogas che li alimenta, senza ulteriori tempi burocratici.
Secondo la tabella di marcia fin qui imposta dalla Regione, quello che si è svolto ieri 12 settembre è stato “un accurato sopralluogo congiunto per programmate un indispensabile e urgentissimo intervento, con adeguati mezzi, mirato al definitivo spegnimento di tutti i focolai d’incendio”, come richiesto dal sindaco di Mazzarrà prof. Carmelo Pietrafitta il 30 luglio 2024. In riscontro, quasi un mese dopo, il 27 agosto 2024, il Dipartimento regionale della Protezione Civile con una comunicazione di “Avvio attività di coordinamento”, chiede gli vengano inviati documenti in grado di giustificare tecnicamente la dichiarazione di stato di crisi ed emergenza da parte delle Regione. Il sindaco di Mazzarrà il 6 settembre 2024 risponde inviando una dettagliata relazione in cui evidenzia, a proposito della messa in sicurezza definitiva della ex discarica di cui la Regione ha nominato la SRR Messina e Provincia soggetto attuatore, che i 12 milioni di euro da risorse del PNRR messi a disposizione dal ministero per l’Ambiente alla Regione Siciliana, già dall’agosto 2022, sono ancora fermi al Ministero perché la Regione non ha ancora firmato il protocollo d’intesa con il MASE. Si sta inoltre lavorando con la partecipazione della Regione Siciliana per lo sblocco di ulteriori somme PNRR assicurate dal ministro per l’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin nel corso della riunione a Roma del 23 luglio scorso, a seguito dell’incendio del 25 giugno ancora in corso. In particolare, nella relazione il sindaco chiarisce che “nelle more dell’attivazione definitiva dell’intervento di messa in sicurezza della discarica, risulta necessario, inderogabile ed urgente programmare e attuare tutte le attività di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione dispositivi antincendio ed emungimento e smaltimento del percolato”. Il 10 settembre 2024 infine il Dipartimento regionale della Protezione Civile comunica la sua disponibilità alla partecipazione al sopralluogo congiunto, che si è svolto ieri.
Si attende ora, per la sicurezza degli abitanti del territorio, che la Regione emani lo stato di emergenza e che finalmente si intervenga definitivamente affinché vengano spenti tutti i focolai d’incendio, procedendo con i lavori necessari ad eliminare la possibilità che se ne producano altri.