Siccità: sindaci Ennese occupano diga Ancipa e staccano condotta verso Caltanissetta
Occupata da ieri mattina la diga Ancipa. Staccata la condotta d’acqua verso Caltanissetta e San Cataldo. A occupare la diga sono i sindaci dei comuni dell’ennese che dipendono esclusivamente dalla diga Ancipa, cioè Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano Castelferrato e Cerami.
I sindaci di Troina, Nicosia, Cerami e Gagliano Castelferrato hanno occupato la diga Ancipa per protestare contro la decisione della cabina di regia regionale sull’emergenza idrica di ripristinare l’erogazione verso il Nisseno. Il parlamentare regionale Sebastiano Venezia, in un post pubblicato su Facebook scrive: “Dinnanzi alla gestione fallimentare dell’emergenza idrica da parte delle istituzioni regionali che hanno abbandonato il nostro territorio ci siamo assunti la responsabilità, mettendoci ancora una volta la faccia e staccando con le nostre mani le condotte, di non lasciare senza acqua 26mila cittadini della zona nord della provincia di Enna. L’occupazione dell’impianto di potabilizzazione dell’Ancipa continua a oltranza”.
Nella tarda serata di ieri il Comune di Caltanissetta aveva reso noto che “dopo una riunione di oltre quattro ore con la cabina di regia regionale sull’emergenza idrica ” era stata decisa “la riapertura temporanea della diga Ancipa per garantire l’approvazione idrica ai dovuti comuni” di Caltanissetta e di San Cataldo”. Contro questa decisione si sono espressi i sindaci dei comuni dell’Ennese che dipendono interamente dall’Ancipa e che hanno deciso di occupare l’impianto.
I sindaci dei comuni dell’ennese che dipendono esclusivamente dall’Ancipa, cioè Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano Castelferrato e Cerami si dicono “traditi” dalla decisione, assunta dalla cabina di regia sull’emergenza idrica, di ripristinare l’erogazione alle condotte di Caltanissetta e San Cataldo interrotta dal 15 novembre. Sono decine i cittadini presenti per protestare insieme con i sindaci. L’ex sindaco di Troina Fabio Venezia, oggi deputato regionale, spiega: “Non lasceremo senza acqua 26 mila cittadini. Le ultime vicende legate all’emergenza idrica in Sicilia confermano l’inadeguatezza e il pressappochismo da parte di chi dovrebbe gestire la crisi con oculatezza e trasparenza“.
Il Comune di Caltanissetta in merito ha diramato ieri un comunicato. “L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tesauro ha ottenuto un risultato cruciale per il futuro idrico della città di Caltanissetta e della vicina San Cataldo. Dopo una riunione di oltre quattro ore con la cabina di regia regionale sull’emergenza idrica, fortemente voluta dall’amministrazione nissena, è stata decisa la riapertura temporanea della diga Ancipa per garantire l’approvvigionamento idrico ai due comuni”.
«Sulla vicenda dell’erogazione dell’acqua dell’Ancipa ai comuni dell’Ennese e del Nisseno la Regione ha agito come un “buon padre di famiglia”, con l’obiettivo di salvaguardare tutti i cittadini colpiti da una crisi idrica senza precedenti. È stata trovata una soluzione di equilibrio che permette di tamponare l’emergenza, evitando il rischio di gravi disordini sociali a Caltanissetta e San Cataldo. Per questo, pur considerando legittimo il diritto dei sindaci e dei cittadini di Troina e di altri centri di manifestare un disagio, non è assolutamente giustificato il tentativo di manomettere un impianto, causando un’interruzione di un pubblico servizio stoppando un’erogazione di soccorso alle due città, decisa in modo ragionato ed equilibrato dalla cabina di regia dopo aver sentito tutti i sindaci e gli enti di governo dell’acqua». Lo afferma il coordinatore della cabina di regia sull’emergenza idrica e capo della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina, in merito alla protesta odierna di alcuni sindaci dell’Ennese.
«Giovedì – continua Cocina – ho firmato con l’Autorità di bacino, una nota per confermare la riserva dell’acqua della diga Ancipa a favore esclusivo dei cinque comuni dell’Ennese che non hanno risorse alternative, distaccando, come previsto, l’erogazione verso Caltanissetta e San Cataldo. Purtroppo si sono verificati dei guasti alla condotta di adduzione dell’acqua dai nuovi pozzi reperiti a Butera verso Caltanissetta e San Cataldo. Quindi i due centri già in forte crisi sono rimasti a secco con gravi conseguenze. Ho ingiunto a Siciliacque la rapida riparazione e la realizzazione di un bypass. A quel punto è stata fatta una scelta, nell’unico interesse dei cittadini, di sopperire, solo per alcuni giorni, con l’acqua di Ancipa. Dovevamo scegliere fra la certezza di gravi ulteriori disagi e disordini da oggi nelle due città oppure il rischio di avere meno acqua di riserva per le cinque citta dell’Ennese fra un mese e mezzo. Sicuramente pioverà e l’acqua sarà ricostituita, abbiamo inoltre fatto i piani di emergenza per il rifornimento con le autobotti e abbiamo assicurato le risorse finanziarie, come sanno i sindaci. Tutti i presenti nella riunione della cabina di regia, compresi i sindaci del Nisseno e dell’Ennese, hanno concordato nella ricerca di una soluzione di equilibrio. Ora la protesta, spinta fino alla manomissione di un impianto pubblico, non porta a nessuna soluzione e rischia solo di esasperare gli animi. Sono in contatto in queste ore anche con il prefetto e il questore di Enna che ringrazio per la grande attenzione posta sulle questioni di ordine pubblico».