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Cronaca

Diagnosi errata Trapani, maxi-risarcimento da 1,38 milioni alla famiglia di un 47enne

di Andrea Scarso -





L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani dovrà riconoscere un risarcimento record da 1 milione e 388 mila euro ai familiari di Filippo Catanzaro, l’artigiano 47enne di Castelvetrano deceduto nel gennaio 2016 dopo una diagnosi errata al Pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele II. La vicenda, lunga quasi un decennio, si chiude con una delibera del commissario straordinario Sabrina Pulvirenti, che rende esecutiva la sentenza del Tribunale civile.

La diagnosi errata è stata riconosciuta dal giudice come causa diretta del decesso.

Era il 15 gennaio 2016 quando Catanzaro si recò al Pronto soccorso lamentando forti dolori. I sanitari gli effettuarono un elettrocardiogramma, risultato negativo. L’uomo fu quindi dimesso e rimandato a casa. Nel giro di poche ore le condizioni peggiorarono drasticamente. Dopo la chiamata al 118, l’ambulanza riuscì a raggiungerlo, ma Catanzaro morì durante il trasporto verso l’ospedale, senza avere una seconda possibilità di essere visitato.

Un percorso giudiziario complesso durato anni

Dal tragico evento si aprì un lungo iter legale. Il procedimento penale, avviato nei confronti del personale in servizio quel giorno, fu archiviato nel 2022 per insufficienza di elementi. La famiglia, moglie, figli e cinque fratelli, decise quindi di avviare una causa civile per ottenere il riconoscimento dell’errore medico.

Nel giugno 2025, il Tribunale accertò la responsabilità dei sanitari confermando che la diagnosi errata aveva influito in maniera determinante sulla sorte del 47enne. I giudici hanno riconosciuto ai familiari un maxi-risarcimento superiore a 1,3 milioni di euro, oltre agli interessi maturati e alle spese legali.

La decisione dell’Asp: nessun appello, risarcimento immediato

L’Asp di Trapani ha scelto di non impugnare la sentenza. Alla cifra principale si aggiungono circa 29 mila euro di spese di lite, che l’ente sanitario dovrà versare contestualmente. Con la delibera firmata nei giorni scorsi, il pagamento diventa effettivo e pone la parola fine a una vicenda che ha segnato profondamente la comunità di Castelvetrano.