Leggi:

Attualità

Corte dei conti su “Agrigento capitale della cultura”: emergono nuove criticità

di Andrea Scarso -





Il progetto Agrigento Capitale della Cultura 2025 continua a far discutere. Questa volta a sollevare un velo su dubbi e ritardi è la Corte dei conti, che in una corposa delibera di 196 pagine ha confermato problemi strutturali nella gestione dell’iniziativa. I giudici della sezione di Controllo per la Regione Siciliana hanno evidenziato come, nonostante il confronto con gli enti coinvolti, non siano emerse prove sufficienti del raggiungimento degli obiettivi fissati in fase di candidatura. Un giudizio pesante che mette in luce criticità ancora vive a pochi mesi dall’avvio ufficiale del programma culturale 2025.

Obiettivi incerti e documentazione carente

Secondo la magistratura contabile, le autorità locali non hanno fornito elementi chiari a dimostrazione di un avanzamento concreto e coerente con il dossier vincente che, lo scorso anno, aveva assicurato ad Agrigento il titolo di capitale italiana della cultura. Il segnale che arriva da Palermo è chiaro: l’ambizioso progetto rischia di arrancare se non saranno prodotti, e soprattutto resi trasparenti, dati e risultati tangibili. Il nodo principale riguarda la pianificazione e il monitoraggio delle attività culturali, che risulterebbero ancora lacunosi.

Ruolo della Fondazione e rapporti con il Comune sotto osservazione

Uno dei punti più delicati toccati dalla Corte riguarda il rapporto tra il Comune di Agrigento e la fondazione creata per gestire il progetto Agrigento capitale della cultura. Secondo la delibera, l’impianto organizzativo appare complesso e talvolta poco chiaro, condizionando la capacità di programmazione e attuazione. Questa relazione “organico funzionale”, come definita dai magistrati, sembra aver generato sovrapposizioni e rigidità che stanno rallentando il percorso operativo. Di fatto, il rischio è che il tempo residuo fino all’inizio degli eventi sia troppo breve per correggere tutte le disfunzioni individuate.

Una corsa contro il tempo per salvare l’immagine della città

Dopo i rilievi della Corte dei conti, Agrigento capitale della cultura appare, nei fatti, un’avventura arrivata al capolinea prima ancora di entrare davvero nel vivo. Le ambizioni iniziali si sono dissolte in un mare di ritardi, documenti mancanti e una macchina organizzativa che non è mai riuscita a girare come avrebbe dovuto. L’immagine che emerge oggi non è quella di una città pronta a celebrare arte e innovazione, ma di un percorso inceppato, già percepito come un’occasione persa. Per la Sicilia è un colpo pesante: invece di un anno simbolo di rilancio e prestigio nazionale, resta l’amaro sentore di un progetto che ha alzato tante aspettative e ne ha disattese quasi tutte.

Leggi anche: Agrigento, da Capitale della Cultura a Capitale delle Figuracce: bocciatura della Corte dei conti