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Cronaca

Colpi di pistola tra i palazzi di Catania: in 4 ai domiciliari

di Alessandro Fragalà -





Accusati di aver sparato colpi di pistola in un luogo abitato, più precisamente nel quartiere San Berillo di Catania, quattro indagati sono ora agli arresti domiciliari.

Il 9 luglio la Polizia di Catania ha eseguito un’ordinanza nei confronti di: Salvatore Catania, di 24 anni, Santo Roberto Ranno, di 23 anni, Carmelo Tiralongo di 24 anni e Sebastian Rosario Spina (classe 1987) accusati, a vario titolo e con diversi profili di responsabilità, dei reati di detenzione, in concorso, di arma da fuoco clandestina con silenziatore, ricettazione, esplosione in luogo abitato di colpi d’arma da fuoco e violazione degli obblighi inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S.

Le indagini coordinate hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento dei quattro in un grave episodio di esplosione di colpi d’arma da fuoco clandestina in un luogo abitato. Il provvedimento restrittivo riassume gli esiti scaturiti una segnalazione effettuata, tramite numero unico di emergenza, da un cittadino anonimo che, preoccupato, segnalava la presenza di quattro soggetti che esplodevano diversi colpi di arma da fuoco.

L’intervento tempestivo della Squadra Mobile sul luogo ha consentito di identificare tre persone presenti e in particolare gli indagati Salvatore Catania, Santo Roberto Ranno e Carmelo Tiralongo.

Dopo una mirata ispezione dell’area tra la vegetazione e vicino a un muretto, è stata trovata una pistola semiautomatica con matricola abrasa, caricatore privo di cartucce e silenziatore inserito. Inoltre, a pochi metri da dove erano stati bloccati i tre soggetti, sono stati recuperati sei bossoli di pistola esplosi, evidenti tracce della commissione dell’attività illecita. Nel prosieguo delle indagini, utilizzando sistemi di sorveglianza installati in prossimità dei luoghi, è stato possibile ricostruire i fatti e le condotte dei presenti che, in effetti, avrebbero sparato più colpi, passandosi l’arma tra loro.

Successivamente, l’azione investigativa ha permesso anche di identificare il quarto indagato, Sebastian Rosario Spina, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale nel territorio di Acireale. Quest’ultimo sarebbe stato presente al momento dell’esplosione dei colpi ma sarebbe riuscito a scappare poco prima dell’arrivo degli operatori della Squadra Mobile. L’identificazione di Spina è stata aiutata, oltre che dalle videoriprese, anche dal rinvenimento del suo telefono cellulare lasciato sul luogo dell’evento nelle concitate fasi della fuga.