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Capaci, bilancio sotto inchiesta: indagati dirigente comunale e revisori dei conti

di Antonino Marfia -





I fatti risalgono al 16 giugno 2022, ma solo ora emergono i dettagli di un inchiesta sul bilancio comunale di Capaci.
Quattro le persone coinvolte nelle indagini, un dirigente e i componenti del collegio dei revisori dei conti. L’accusa: falsificazione di documenti pubblici per la predisposizione del bilancio comunale.

Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto sul Comune di Capaci, piccolo centro alle porte di Palermo. Nei scorsi giorni, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, dottor Andrea Zoppi, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di quattro funzionari pubblici. Gli indagati sono accusati di reati gravi, che se fossero accertati potrebbero avere conseguenze significative non solo per le loro carriere, ma anche per il futuro economico del Comune.

L’inchiesta che scuote il Comune di Capaci riguarda presunte irregolarità nella predisposizione del bilancio di previsione per gli anni 2022/2024. In particolare, il Pubblico Ministero sostiene che gli indagati avrebbero manipolato i dati relativi al Fondo Rischi Contenzioso, riducendo drasticamente la somma prevista a soli diecimila euro, mentre la cifra adeguata sarebbe stata stimata in almeno un milione e cinquecentomila euro. L’operato degli accusati, se le ipotesi della Procura venissero accertate, avrebbe indotto in errore il Consiglio Comunale, che ha approvato il bilancio in questione nella seduta del 16 giugno 2022.

Ma come è stato possibile che una differenza così rilevante sia passata inosservata? Il bilancio di un ente locale è un documento complesso, composto da numerose voci che devono essere attentamente valutate. La predisposizione del Fondo Rischi Contenzioso, in particolare, è cruciale, poiché serve a coprire eventuali spese derivanti da cause legali pendenti o future. Se questa somma viene sottostimata, il Comune rischia di trovarsi in difficoltà finanziarie nel caso in cui dovessero presentarsi contenziosi rilevanti.

Gli indagati sono accusati di falsità ideologica e materiale, reati previsti e puniti dal Codice Penale. La falsità ideologica riguarda l’attestazione di circostanze non vere in atti pubblici da parte di un pubblico ufficiale, mentre la falsità materiale si riferisce alla contraffazione o alterazione di documenti. Secondo il dottor Zoppi, i quattro funzionari avrebbero agito di concerto, ciascuno con un ruolo preciso, per falsare i documenti necessari all’approvazione del bilancio.

Questo caso ha suscitato non poche preoccupazioni tra i consiglieri comunali di Capaci. Il Comune, infatti, se si giungesse al rinvio a giudizio potrebbe costituirsi parte civile nel processo. Il Sindaco si è dichiarato sereno sulle accuse mosse ai suoi collaboratori: «Il Comune di Capaci ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini in quanto persona offesa; certamente, non vi è ancora stato il rinvio a giudizio. Confido nella giustizia – ha dichiarato il primo cittadino – e attendo che sia fatta piena luce su questa vicenda».

Dietro questa vicenda giudiziaria si cela forse una situazione finanziaria più complessa? Capaci, come molti altri comuni italiani, ha dovuto fare i conti con le difficoltà economiche degli ultimi anni. La necessità di chiudere il bilancio in pareggio potrebbe aver spinto alcuni funzionari a cercare soluzioni poco ortodosse, ma l’indagine in corso dovrà chiarire se si tratta di un caso di malaffare o di semplice incompetenza.

Il bilancio di previsione è uno strumento fondamentale per la gestione di un Comune. Esso stabilisce le risorse disponibili e le spese previste, garantendo la sostenibilità finanziaria dell’ente. Un errore di valutazione può avere conseguenze gravi, sia sul piano economico che su quello politico. Se l’accusa di falsificazione dovesse essere confermata, i responsabili rischierebbero non solo pesanti sanzioni penali, ma anche l’interdizione dai pubblici uffici.

Al centro di questa vicenda c’è anche il ruolo del Consiglio Comunale, che ha approvato il bilancio senza sollevare obiezioni. Alcuni consiglieri di minoranza hanno già espresso il loro sconcerto per quanto accaduto, chiedendo maggiore trasparenza e controllo sui documenti presentati. «Siamo stati indotti in errore – ha dichiarato un consigliere, che ha preferito rimanere anonimo – ma siamo sereni anche perché abbiamo posto in votazione il bilancio in quanto supportati dal parere positivo del Collegio dei Revisori dei Conti e del dirigente dell’area finanziaria».

L’inchiesta sul bilancio comunale Capaci è ora nelle mani della magistratura, che dovrà decidere se procedere con il rinvio a giudizio degli indagati o archiviare il caso. Nel frattempo, il Comune di Capaci si trova in una posizione delicata: da un lato, deve garantire la continuità amministrativa, dall’altro, deve affrontare le ripercussioni di un caso che rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali. In attesa dei prossimi sviluppi, la comunità di Capaci resta in allerta, sperando che la giustizia faccia il suo corso e che il Comune possa superare questa difficile prova con dignità e trasparenza.