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Agricoltura

Caltagirone: la riabilitazione sociale passa anche dall’agricoltura

Madre Terra-Multifunzionalità Agricola delle risorse di eccellenza, tipiche, esperienziali, rurali, relazionali e ambientali del Calatino. Un progetto ambizioso

di Redazione -





Giornate ricreative di inclusione sociale, eventi alimentari e workshop plastic-free sul riciclo ambientale sono solo alcuni dei 32 eventi che hanno contraddistinto il progetto Madre Terra – Multifunzionalità Agricola delle risorse di eccellenza, tipiche, esperienziali, rurali, relazionali e ambientali del Calatino. Questo progetto ambizioso si è concluso a Caltagirone con una notevole iniziativa di riqualificazione del verde pubblico, segnando un punto di riferimento per le comunità locali e l’intera regione. Durante una conferenza stampa tenutasi nel comune, il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, l’assessore ai Servizi Sociali, Patrizia Alario, l’assessore all’Ambiente, Lara Lodato, la responsabile del progetto Madre Terra, Gaetana Pagana, Paolo Ragusa del MCL Sicilia, Giuseppe Buoncuore del Circolo MCL “Don Luigi Sturzo” e Maria Assunta Frantini della cooperativa Opera Prossima, hanno espresso il loro impegno e la loro visione per il progetto. In 2 anni di attività, dal 2021, ha abbracciato una vasta gamma di tematiche, dalla tutela dell’ambiente all’accoglienza, dall’integrazione sociale al sostegno per le fasce più emarginate della società, come gli immigrati, gli anziani e i disabili. Un elemento centrale è stato il coinvolgimento degli ospiti del Servizio di Accoglienza e Integrazione (SAI) di Caltagirone, che hanno dato il loro contributo alla riqualificazione di aree verdi in luoghi significativi come piazza Umberto I, via Giorgio Arcoleo, via Santa Maria di Gesù, viale Europa, la rotonda di via Roma e Piazza Falcone – Borsellino. I partecipanti hanno piantato piccole Kalanchoe, simbolo di rigenerazione e nuova vita, trasformando questi spazi in aree verdi rigogliose e accoglienti. Il primo cittadino, Fabio Roccuzzo, ha sottolineato l’importanza di questa sinergia nell’azione di accoglienza, riconoscendo Caltagirone come uno dei migliori comuni del sud Italia per quantità e qualità dell’accoglienza, grazie anche alla presenza di cittadini afgani e ucraini ospitati nelle strutture comunali. Il progetto Madre Terra, rientrante nella misura 19.6, rappresenta un’iniziativa specifica che si inserisce in un più ampio quadro di sviluppo rurale. Sostenuto dall’Unione Europea e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e la Regione Siciliana, il progetto ha avuto un impatto significativo sul territorio. Paolo Ragusa, del MCL Sicilia, ha espresso soddisfazione per il supporto fornito alle attività del progetto, evidenziando come Madre Terra abbia valorizzato il carattere multifunzionale dell’agricoltura, che deve essere produttiva, ma anche tutelare l’ambiente, presidiare il territorio e favorire percorsi inclusivi di riabilitazione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. La cooperazione tra pubblico e privato, insieme alle aziende agricole, ha rafforzato sia l’aspetto produttivo che quello della socialità. Le iniziative di Madre Terra hanno coinvolto anche i comuni di Raddusa, Castel di Judica, Mineo, Mirabella Imbaccari, oltre a Caltagirone. Gaetana Pagana ha raccontato l’entusiasmo dei ragazzi del SAI, che hanno visto in questa iniziativa un modo per ringraziare la città per l’accoglienza ricevuta. Il loro lavoro, svolto con grinta e gioia, armati di guanti e pale, è stato un momento significativo di condivisione tra diverse culture. Queste iniziative non sono state solo un esempio di riqualificazione urbana, ma anche un simbolo di accoglienza, integrazione e solidarietà. Il progetto Madre Terra è stato un brillante esempio di come l’azione locale possa avere un impatto significativo sul benessere della comunità e sull’ambiente. Ha dimostrato che la collaborazione tra diverse entità e la condivisione di valori comuni possono portare a risultati notevoli, migliorando la qualità della vita e promuovendo la sostenibilità. Le iniziative realizzate hanno lasciato un’eredità duratura, non solo in termini di spazi verdi riqualificati, ma anche nella costruzione di una comunità più forte e unita.