Leggi:

Cultura

Bisacquino, VI edizione del premio letterario “Mons. Giuseppe Petralia, vescovo e poeta” 

di Francesca Gallo -





La manifestazione culturale si aprirà con un convegno sulla devozione verso la Madonna del Balzo, Patrona di Bisacquino, che riveste grande importanza religiosa e identitaria per l’intero territorio dell’Unione dei Comuni della Valle del Sosio.

Il Premio Letterario “Mons. Giuseppe Petralia, Vescovo e Poeta” è in programma oggi, dalle 17.30, presso il Santuario della Madonna del Balzo di Bisacquino. Premio giunto alla sua VI edizione, che assegna riconoscimenti a personalità di grande spessore culturale che nel segno della libertà di studio e di ricerca contribuiscono all’avanzamento della conoscenza, del progresso e dell’affermazione dei più alti valori umani.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Bisacquino, in collaborazione con l’Accademia di Sicilia, l’Arcipretura di Bisacquino, il Baliato di Santa Maria degli Alemanni dell’Ordine Teutonico, la Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia, la Fondazione Thule Cultura e BC Sicilia, vedrà, in apertura, il convegno sul tema “La devozione di monsignor Giuseppe Petralia per la Madonna del Balzo”. Relatore, il professor Tommaso Romano, scrittore ed editore, nonché presidente del Premio. La devozione verso la Madonna del Balzo, Patrona di Bisacquino, riveste grande importanza religiosa per l’intero territorio dell’Unione dei Comuni della Valle del Sosio, di cui fanno parte, oltre Bisacquino, Prizzi, Chiusa Sclafani, Giuliana e Palazzo Adriano.

La costruzione del santuario mariano, edificato sulle falde del Monte Triona, a quasi mille metri di altitudine, è legata ad una serie d’eventi miracolosi, risalenti al 1600, e la chiesa, alla quale è annesso un eremo, è oggi meta di pellegrinaggio continuo per tanti fedeli che si fermano a pregare dinanzi alla statua della Madonna del Balzo con Bambino, scultura ad altorilievo dipinta e custodita nell’edicola in marmo dell’altare maggiore. 

Al convegno  porteranno il saluto l’arciprete decano monsignor Rosario Bacile ed il sindaco di Bisacquino, Tommaso Di Giorgio. A coordinare i lavori il professor Antonino Sala, storico e saggista, segretario del Premio.

L’evento proseguirà con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti. I premiati 2024 sono Salvo Barresi per il pregevole volume “Girgenti incantata: testimonianze di viaggiatori nel tempo” che racconta con straordinario trasporto poetico il cammino in terra di Sicilia, con particolare attenzione a Girgenti, di trenta dei più celebri scrittori/viaggiatori; Antonio Callea, per il suo considerevole impegno culturale in favore dell’umanizzazione delle carceri e sulla condizione dei detenuti portato avanti attraverso le sue pubblicazioni e per il contributo al volume “Calamonaci: Storia, Personaggi, Folklore – 450 anni dalla Fondazione”, edito dal comune di Calamonaci.

Ed ancora, Valentina Caminneci, per la rilevante attività di archeologa e per la ricerca storico documentale “Verum invenire. La riscoperta dell’Efebo di Agrigento” che ha aperto nuovi scenari sulla provenienza della famosa statua proveniente dall’antica Akragas; Veronica Garito, per il volume “A piedi nudi. Le praterie dell’anima” Edizioni Antipodes. Una poesia riesce ad esprimere una rinnovata fiducia nel sentimento romantico inteso come storia e destino sullo sfondo di una Sicilia verace; Grazia Giordano Alaimo, per la raccolta di poesie “La vita, il mare, i silenzi” Fondazione Thule Cultura. Versi di limpida e delicata ispirazione che testimoniano del lungo e sorvegliato impegno del dire poetico come potenza dell’anima; Carlo Guidotti, scrittore, storico e giornalista, impegnato nella promozione culturale. Il Premio gli viene attribuito per la qualificata attività di editore di Ex Libris, un sicuro punto di libertà.

Premio speciale per l’opera complessiva al Maestro Stefano Lo Cicero; a Crocifissa Mangiavillano, per la sua importante produzione letteraria e per il romanzo “L’emerito Uomo”, edito da “I Faggi”, nel quale analizza l’essenza di una Sicilia bella e contraddittoria; a Francesca Patti, per l’importante ricerca “Lontane dalle procelle del mondo”, edita da Medinova, sugli istituti caritativi femminili di Agrigento, portata a compimento attraverso un minuzioso studio di documenti d’archivio redatti tra il Settecento e l’Ottocento; a Pietro Pinzarrone per la pregevole opera poetica nella quale si coglie una trama di vita fatta di esperienze, gioie e delusioni, amore, attesa, speranza e l’ardua fatica dell’esistere; a Giovanni Scicolone, per la considerevole attività di studio dedicata alla Valle dei Templi e all’Ospedale dell’Ordine Teutonico di Agrigento; a Luciano Schimmenti, fotografo d’arte e acuto studioso di Giuseppe Antonio Borgese, per le ricerche preziose svolte su l’illustre polizzano, in particolare nel volume “L’Antizaratustra”, in cui marca le differenze peculiari con il pensiero di Nietzsche.

Tra i premiati anche Emanuele Sinagra e Pietro Virgadamo, per il pregevole romanzo “Chi l’Eterno unisce, il tempo non può separare”, edito da Scatole Parlanti, in cui si intrecciano la dimensione dell’amore, del tempo e dello spazio in maniera originale in un avvincente racconto; Giovanni Villino, giornalista e scrittore di capacità ed esperienza che con il romanzo “Negare il bene”, edizioni I Buoni Cugini. Nel cuore di una Palermo misterica affronta con acribia il tessuto di una storia che si dipana tra il bene e il male; Enza Vinci per il suo racconto storico “Apparecchiu midicanu etta bummi e si ‘nni va’”, edito da Edizioni Momenti-Ribera che, attraverso fonti orali, rivela il dramma di alcune giovani donne dell’Azione Cattolica di Calamonaci e di due adolescenti sfollati di Sciacca, dopo il bombardamento operato da aerei militari anglo-americani nelle campagne di Calamonaci il 28 maggio 1943 e per il contributo al volume “Calamonaci: Storia, Personaggi, Folklore – 450 anni dalla Fondazione” edito dal comune di Calamonaci. 

Il Premio “Monsignor Giuseppe Petralia, Vescovo e Poeta” 2024 gratifica anche gli studenti laureati e diplomati di Bisacquino che hanno raggiunto il punteggio massimo a conclusione del ciclo di studi. 

Diplomi di merito ai laureati con il massimo dei voti: Miriana Caronna, Sergio Di Chiara, Giada La Sala, Giuseppe La Sala, Alessandro Lucia e ai diplomati con il massimo dei voti: Sofia di Giorgio, Sonia Lucia, Schilleci Gabriele, Giulia Tortomasi (Liceo delle Scienze Umane); Francesco Caronna, Savio Marino, Giuseppe Gaudiano (Liceo Scientifico); Lorena Guarino (Liceo Classico);  Annalisa Giaisi, Tiziana Margiotta, Giovanni Vetrano (Istituto di Istruzione Superiore “Don Calogero di Vincenti”).