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Cultura

Beni culturali Sicilia: boom di incassi e oltre 2mln di visitatori nei primi sei mesi 2024

di Redazione -





di Gabriele Bonafede

Incrementano i visitatori ma soprattutto le entrate. Valle dei Templi e Taormina si confermano quali aree più attrattive. Grandi risultati a Segesta e Selinunte grazie alle nuove campagne archeologiche. L’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato: «Sicilia meta privilegiata, i proventi saranno reinvestiti sugli stessi siti».

La Presidenza della Regione Siciliana annuncia  che “Nei primi sei mesi del 2024, i siti culturali siciliani hanno registrato un successo straordinario in termini di affluenza e incasso, rispetto allo stesso periodo del 2023, superando i 2 milioni di visitatori”.

Si tratta di dati certamente lusinghieri, avvalorando un trend di turismo internazionale e italiano fortemente interessato all’offerta culturale della Sicilia.

«Il governo Schifani sta lavorando nella giusta direzione – afferma l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – i risultati ci premiano e i turisti continuano a scegliere la Sicilia come meta privilegiata. I maggiori introiti saranno reinvestiti integralmente nei siti stessi, per migliorarne i servizi e l’attrattività oltre che per tutelare e valorizzare il nostro inestimabile patrimonio culturale». 

Dai dati forniti dalla Regione Siciliana si evince in effetti che l’incremento in percentuale negli incassi è stato più elevato rispetto all’incremento percentuale in termini di visitatori, anch’esso notevole. Segno, questo, che i turisti sembrano disponibili a visitare di più anche con eventuali biglietti più cari, oppure a usufruire di più opzioni e acquistare più beni e servizi culturali nella stessa area di interesse: biglietto d’entrata, souvenir, gadget turistici, pubblicazioni, etc., di solito acquistabili nei siti culturali. 

L’Agrigentino si conferma punta di lancia nello sviluppo del comparto culturale siciliano

Tra i dati dei luoghi maggiormente visitati, la medaglia d’oro continua ad essere detenuta dalla Valle dei Templi di Agrigento che nei primi sei mesi del 2024 ha raggiunto 489.122 ingressi. Secondo i dati della Regione, l’incasso nel primo semestre 2024 è stato è stato di 3,8 milioni di euro. In pratica si tratta del 9,27% di visite in più rispetto al 2023, ma ancora più alto è l’incremento sugli incassi con un +31% rispetto ai 2,9 milioni di euro del 2023 nello stesso periodo. 

Se si aggiungono il museo archeologico Pietro Griffo, il museo Luigi Pirandello ed Eraclea Minoa, si arriva a ben 550 mila visitatori che fruttano 4 milioni di euro nella prima parte del 2024 per i principali siti culturali dell’Agrigentino.

Come da stagionalità tipica per i maggiori siti culturali siciliani, il mese più ricco è stato maggio. Nel 2024 la Valle dei Templi è stata meta di oltre 133 mila visitatori nei soli 31 giorni di maggio. Sempre nel solo maggio 2024 si è registrato un incasso nella Valle che ha superato di molto il milione di euro, conquistando un +32% rispetto allo stesso periodo del 2023. 

Rimanendo nei siti culturali dell’Agrigentino, per quanto riguarda i dati mensili “Seguono febbraio e marzo – comunica la Regione Siciliana – con un aumento di visite pari a circa il 40% per ciascun mese rispetto al 2023, complici anche “l’effetto Telamone” e la sua rilevanza mediatica che ha coinvolto l’intero territorio. Bene il museo Griffo che, nei primi sei mesi dell’anno, ha superato i 43 mila visitatori con un incasso di oltre 142 mila euro, circa il 47% in più rispetto al 2023.” 

Il polo di Taormina cresce ancora

Va benissimo anche il polo culturale e turistico di Taormina. “I primi sei mesi del 2024 nei tre siti del Parco archeologico Naxos Taormina (Teatro antico, museo e area archeologica di Naxos e Isola Bella) si registrano complessivamente 534.818 visitatori, con una crescita del 14% rispetto al semestre analogo del 2023 quando furono 467.619”, annuncia la Presidenza della Regione.

“Il Teatro antico – continua il comunicato della Regione Siciliana – che nel semestre in questione ha accolto 479.878 visitatori e a maggio ha segnato un record con 144.695 presenze, incassa al botteghino ben 4,37 milioni di euro. Complessivamente i tre siti [della zona di Taormina] hanno fatturato 4,58 milioni, ovvero +28% rispetto al primo semestre 2023 quando ci si era fermati a 3,56 milioni”. 

Concorre all’ottima performance del primo semestre 2024 anche la fruizione di Isola Bella che ha riaperto i battenti al termine di tre cicli di manutenzione. 

Monreale si conferma, volano gli incassi a Segesta e Selinunte grazie alle nuove campagne archeologiche

Sul podio, al terzo posto, rimane il chiostro benedettino del Duomo di Monreale che è parte del percorso Unesco nella zona del Palermitano, ma con incrementi meno pronunciati di Agrigento e Taormina. “Con i suoi 153.172 visitatori, contro i poco più di 151 mila del 2023, un incremento dell’1,24 % e un incasso derivante dai biglietti che sfiora i 900 mila euro (+0,57)”, comunica la Regione, riferendosi al rapporto tra 2024 e 2023 nello stesso periodo. 

Spiccano i risultati raggiunti per i Parchi archeologici di Segesta e Selinunte, sostenuti dalle recenti scoperte e campagne archeologiche. “Segesta – continua il comunicato della Regione Siciliana – chiude i primi sei mesi del 2024 con 152.234 visitatori e un incremento del 4,68% rispetto agli stessi mesi del 2023 (quando aveva conteggiato 145.426 presenze), ma con l’aumento del costo del biglietto, di fatto raddoppia i suoi incassi e passa dagli oltre 560 mila euro a un milione 175 mila.” 

Parallelamente Selinunte registra passa a 125 mila unità rispetto alle 113 mila dello scorso anno. Gli incassi sono stati di 639 mila euro contro i 508 mila del 2023. Anche qui è confermato dunque il trend di maggiori incassi rispetto all’incremento in termini di visitatori: +25% in incassi rispetto al +11% in termini di turisti. E anche qui Il picco si è registrato a maggio con oltre 45 mila visitatori e un incremento del 34.61% rispetto al 2023. 

Area di Siracusa

“Numeri importanti anche per il Parco della Neapolis di Siracusa che nei primi sei mesi del 2024 ha registrato 353.318 visitatori, a fronte dei 352.874 del 2023 (+0,13%), con un incasso che passa da 2,58 milioni a 3,31 milioni di euro (+28,08%)”. Ancora una vota, dunque, l’incremento percentuali negli incassi supera, e di molto, l’incremento percentuale in termini di visitatori.  Bene anche il Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa dal punto di vista degli incassi. Nonostante una diminuzione in termini di visitatori rispetto allo stesso periodo del 2023 (da 25.270 a 25.860, ovvero un -2,3%) l’incremento dei ricavi del Museo Paolo Orsi è stato comunque del +12,96%.