Atto intimidatorio nel cantiere del viadotto Re, lungo la Statale 115. Rinvenuti una bottiglia di benzina, un accendino e una cartuccia
Inquietante episodio intimidatorio nell’area di cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria del viadotto Re, lungo la strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula”, in territorio di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, dove sono stati rinvenuti una bottiglia di plastica piena di benzina, un accendino e una cartuccia inesplosa.
A fare la scoperta un operaio dell’impresa che ha immediatamente contattato il 112. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno provveduto al sequestro dei materiali.
Per gli inquirenti non ci sono dubbi: si tratta di un chiaro messaggio intimidatorio. Avviate le indagini per risalire agli autori del gesto e, stando alle prime indiscrezioni, sarebbero già stati ascoltati i responsabili del cantiere.
Sull’accaduto, la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti.
L’intervento all’infrastruttura, rientra nel programma di manutenzione straordinaria del viadotto, avviato dall’ANAS e in corso da diversi mesi, con l’obiettivo di garantire la piena efficienza e la sicurezza del tratto stradale.
I lavori erano ripresi lo scorso 13 ottobre, con la chiusura totale al traffico che ha causato notevoli disagi alla circolazione. Un provvedimento resosi necessario per consentire di effettuare le operazioni preliminari di sollevamento della quarta campata, avviate lo scorso 28 ottobre.
A poco meno di un mese dalla conclusione delle opere, prevista per il 22 novembre 2025, l’episodio intimidatorio di oggi, con il rinvenimento della bottiglia di benzina, di un accendino e una cartuccia, lasciati davanti al cancello che delimita l’area del cantiere. Fatti che hanno portato all’apertura di un’indagine.
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