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Agricoltura

Agrumi colpiti da virus e batteri. Dalla Regione bando da 5 milioni

di Redazione -





di FLAVIA ROMANI – Agrumi colpiti da virus e batteri. Dalla Regione bando da 5 milioni

L’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana ha emanato il bando 2024 – della sottomisura 5.2 – di “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici del Psr Sicilia 2014/2022. La dotazione finanziaria è di cinque milioni di euro”. Secondo il bando, “Gli interventi saranno rivolti agli investimenti per il ripristino degli agrumeti danneggiati dai seguenti patogeni: con riferimento alle pomacee, il batterio Erwinia amylovora; alle drupacee, il virus della Sharka (Ppv); per gli agrumi, il virus della Tristeza (Ctv) e il malsecco degli agrumi Plenodomus tracheiphilus”.
Inoltre, “La ristrutturazione delle coltivazioni potrà avvenire attraverso varietà di particolare interesse per il mercato e ampliando il calendario di offerta degli agrumi”. Perché nell’Isola, il virus “Tristeza” – virus originario del su-est asiatico – ha colpito tante coltivazioni sul territorio, preceduto anche dal mal secco, che invece già conosciuto fu osservato già verso la metà dell’800 in Grecia.
Per aiutare le aziende (economicamente) che si sono travate i raccolti colpiti da questi agenti patogeni era già intervenuta nelle scorse settimane Coldiretti Sicilia, dando il via libera ai contributi per i danneggiamenti dovuti alla “Tristeza” e al mal secco. Una vera e propria manna dal cielo per un comparto che è fondamentale per l’economia di tutta l’Isola. Si tratta – spiega Coldiretti – di un importante aiuto che finanzia espianto e reimpianto di agrumeti danneggiati gravemente dalle fitopatie, impianti antigrandine finalizzati alla protezione delle colture che siano state colpite dal malsecco degli agrumi, adozione di tecniche di potatura finalizzate a evitare la diffusione del patogeno del malsecco degli agrumi sulle piante sane.
Gli interventi, così come indicato nel decreto del Ministero dell’Agricoltura, mirano a ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali, da circostanze eccezionali o eventi climatici avversi assimilabili a calamità naturali, da epizoozie e organismi nocivi ai vegetali o da animali protetti e prevenire e mitigare il rischio di danni arrecati da tali fattori.
Gli importi stabiliti – aggiunge Coldiretti Sicilia – per impianto riferiti a un ettaro sono fino ad un massimo ammissibile di 2.428 euro, per impianto e preparazione del terreno di 2.650 euro, per la messa in opera degli astoni 3.000 euro (numero medio di 600 piante ogni 10.000 mq di superficie), per il materiale vivaistico 4.200 euro. fondi che andranno, ora, ad accorparsi a quelli del nuovo bando che la Regione ha emanato per il comparto agrumicolo.
Un comparto di grande e vitale importanza visto che, ricordano i numeri di Coldiretti, in Sicilia si raccolgono ì oltre 10 milioni di quintali di arance su oltre 53 mila ettari aggiungono si aggiungono gli svariati milioni di quintali di mandarini, limoni, arance e pompelmi. Comparto che, oltre ai virus, si trova a fare i conti anche con la siccità. Un fenomeno, spiegano i coltivatori, che non solo ha mandato in tilt la maturazione dei frutti, ritardandone la pigmentazione e riducendone il calibro, adesso sta anche “determinando la cascola anticipata delle arance rosse, ossia il loro distacco prematuro dalla pianta”.
Una situazione che rimane molto complicata e che si ripercuote in maniera negativa su tutto il settore agrumicolo, andando a incidere sui prezzi, in un momento storico molto particolare per il Paese, alle prese con una crisi e una forte inflazione. I fondi, almeno per una parte del problema, sembrano arrivare piano piano, mentre resta alta l’attenzione sul settore agricolo, in forte protesta in tutto il Paese contro le nuove stringenti norme Ue e i prezzi in crescita anno dopo anno.