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Hanno fatto un deserto e l’hanno chiamato Aeroporto di Comiso

di Redazione -





Hanno fatto un deserto e l’hanno chiamato aeroporto di Comiso. Così lo scalo finisce nell’occhio del ciclone. La polemica è stata innescata dal “blitz” del sindaco di Acate, nel Ragusano, che sabato scorso, “armato” di telecamera s’è recato proprio all’interno della struttura per dimostrare che, lì, non c’era proprio nessuno. Un video che Gianfranco Fidone ha immediatamente pubblicato sui social e che inizia a raccontare una realtà desolante già dal parcheggio: “Deserto – afferma il sindaco -, c’è solo la mia e là in fondo altre tre. Un parcheggio che un tempo era pieno, anzi strapieno, di autovetture è completamente vuoto”. Ma non è tutto. “Ci troviamo in una struttura pubblica, da milioni di euro, che è completamente chiusa: non c’è nessuno”. Quindi ha raccontato la (sua e di altri) disavventura: “Martedì ho volato da Comiso, purtroppo mi hanno riprotetto su Catania. Insieme a me c’era un gruppo di tifosi milanisti per la finale di Coppa Italia, siamo stati tutti riprotetti su Catania e siamo tornati in autobus. Non vi voglio dire ciò che usciva dalle bocche di queste persone, arrabbiatissime. Questi disservizi possono capitare”. Quindi il sindaco entra nell’aeroporto. Dentro è vuoto. “Guardate, tutto completamente vuoto. Arrivi, zero. Partenze, non se ne parla. Anche il bar è chiuso. Tutto chiuso. Posso capire che ci sia stato un calo nei numeri di questo aeroporto negli ultimi anni, quasi il 15% all’anno, e lo accettiamo a malincuore. Ma oggi l’aeroporto di Comiso è chiuso, si è riuscito in un’impresa impossibile: farlo chiudere”. Il primo cittadino di Acate, che non vuole puntare il dito contro nessuno, tira però le orecchie ai “colleghi”: “La cosa che mi stupisce e che non posso accettare è il silenzio degli attori istituzionali. Non voglio essere complice di questo disastro. Questo è uno scempio. Ho sentito dire anche da presidente Provincia che sono in arrivo dei voli, si dice che dovrebbe arrivare anche Ita. Non vedo l’ora. Fino a oggi, però, ho sentito solo chiacchiere. Questo è il risultato, a oggi. Voglio tornare qui per festeggiare un aeroporto che funziona, l’unica speranza che ho e mi inchinerò agli attori istituzionali che oggi tacciono e fanno finta di nulla”. Fidone aggiunge: “Questo è un aeroporto che merita un milione di passeggeri l’anno per creare economia in una terra meravigliosa e io fino a quando avrò fiato continuerò a denunciare questo scempio che è assolutamente inaccettabile. Voglio avere la coscienza pulita e lottare per questa struttura, non accetto supinamente che tutto continui ad andare in questo modo. Metteteci la faccia, alzate la testa e invocate il nostro diritto a rivedere questa struttura pubblica finalmente funzionante e pienamente operativa”.