A Palermo i funerali di Samuele Fuschi: “Lo avete ucciso voi”
Una fine assurda. È quello che ripetono amici e parenti prima e dopo la celebrazione dei funerali di Samuele Fuschi, il motociclista morto a Palermo – giovedì scorso – probabilmente a causa di una buca sull’asfalto in viale Regione Siciliana.
I figli e la moglie piangono ininterrottamente.
Tutto il quartiere dell’Albergheria ha partecipato alla celebrazione religiosa, dando il proprio sostegno alla famiglia Fuschi, straziata dal dolore e dal vuoto lasciato da Samuele “che dovete lasciare riempire dalla fede – ha detto il parroco, don Massimiliano Lo Chirco – questo spazio di dolore che si sta amplificando dovete lasciarlo alla fede”.
Il prete ha voluto parlare alla famiglia e in particolare ad Alessio, il figlio più grande: “Ho visto l’intervista – ha detto il sacerdote – dove dicevi che ti vuoi occupare delle tue sorelle: occupati anche della tua fede. In quella fede devi sostenere sì la tua famiglia ma prima di tutto te stesso. Proprio ieri abbiamo celebrato la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo che deve rinnovare la terra ma mi sa tanto che questa terra non la vogliamo rinnovare, le cose piacciono già così come sono. E poi le cose succedono. Una città che sembra quasi dimenticarsi di tutti i suoi abitanti quasi sembra non ci voglia”.
All’uscita dalla chiesa la bara è stata accolta dallo scoppio di petardi, palloncini ma soprattutto di urla dei parenti e amici. Con la foto in mano di Samuele hanno urlato “L’avete ucciso voi”, l’avete ucciso voi”.
Intanto una perdita d’acqua da una condotta potrebbe avere provocato il cedimento dell’asfalto e l’apertura della voragine nel tratto di circonvallazione in cui ha perso la vita l’uomo palermitano. Sul fondo della buca, che nelle ultime ore si è allargata, sono emerse con evidenza tracce di liquidi. L’indagine per omicidio colposo sulla morte di Fuschi che viaggiava in sella a uno scooter Honda Sh, sono alle prime battute: il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il pm Ludovica D’Alessio hanno delegato la Protezione civile a compiere accertamenti tecnici sulla voragine. Ma l’allarme buche riguarda tantissime altre zone del capoluogo siciliano.
EMERGENZA CITTADINA
In via Lincoln (come si vede dalla foto) una buca è stata coperta con un contenitore dei rifiuti. Una cartolina grigia, poco edificante, squallida, di quella che è una vera e propria emergenza. “Davvero incredibile – dice Mauro Semilia, palermitano in sella ad una moto – stavo per colpire in pieno il contenitore. Ma che immagine diamo ai turisti che vedono questo scempio? Come ho sempre detto, doveva scapparci il morto per far accendere i riflettori su questa emergenza”. Percorrendo – evitando le buche – la zona degli ospedali, la situazione diviene anche peggiore. Avvallamenti, strade dissestate, buche “killer”: un percorso ad ostacoli. “Sono autista di un’ambulanza – racconta Giovanni M. – e quando trasportiamo i pazienti si rischia che si facciano male a causa di queste buche. Una situazione medievale”.