Leggi:

Cronaca

A Mascali una lite di famiglia finisce in tragedia: morto 41enne

di Alessandro Fragalà -





Potrebbero essere stati dei commenti sulla condotta della figlia ad aver scatenato una lite tra vicini, finita in tragedia: i Carabinieri della Stazione di Mascali, coadiuvati dai colleghi della Sezione Operativa della Compagnia di Giarre e dai Ris del Comando Provinciale di Catania, hanno arrestato con l’accusa di omicidio un 48enne disoccupato con precedenti per porto abusivo di armi e ricettazione.

L’uomo ha accoltellato con delle forbici il suo conoscente R.A., 41enne operaio edile. La lite a cui è seguita la tragedia si è consumata intorno alle 13:00 di ieri in via Roma a Mascali. Dalle prime ricostruzioni sembra che i due uomini, che si conoscevano da tempo e abitavano nello stesso quartiere, avessero già avuto un diverbio la sera prima per motivi legati alla figlia 22enne dell’uomo accusato di omicidio. Durante l’ennesimo incontro, la lite è degenerata e il 48enne, in un raptus d’ira, ha afferrato un paio di forbici che aveva con sé e ha colpito la vittima al torace e al collo. Ferite che, nonostante l’intervento dei sanitari dell’ospedale di Giarre, hanno causato la morte arrivata intorno alle 17 a causa di un’emorragia massiva.

I Carabinieri, allertati da un passante, sono intervenuti tempestivamente sul posto e, grazie alla conoscenza del territorio, hanno individuato e arrestato il presunto omicida. L’uomo, che aveva la maglietta macchiata di sangue, non ha opposto resistenza. Durante la perquisizione della sua abitazione, i militari hanno recuperato le forbici utilizzate per il delitto. Sul luogo del delitto e nell’ospedale sono intervenuti anche i Ris che hanno effettuato i rilievi del caso. L’uomo accusato di omicidio è stato condotto nella casa circondariale di Catania in attesa dell’udienza di convalida. La salma della vittima, invece, è stata trasferita all’obitorio del Policlinico di Catania per l’autopsia. La comunità di Mascali è sotto choc per l’accaduto. I familiari della vittima sono distrutti dal dolore.