Ragusa, finge di impiccarsi e aggredisce gli agenti del carcere
Ancora una volta, un grave episodio di violenza scuote il sistema carcerario siciliano: a Ragusa, due agenti del carcere sono stati feriti da un detenuto straniero che, simulando un tentativo di suicidio per impiccagione, li ha attirati in cella per poi aggredirli con un oggetto di plastica affilato.
“E’ una situazione inaccettabile e insostenibile”, denunciano il segretario generale della Funzione pubblica della Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, e il segretario Fp Ragusa, Nunzio Fernandez. “Occorre un intervento immediato e incisivo per tutelare la salute e la vita degli agenti penitenziari che ogni giorno garantiscono la sicurezza nelle carceri”.
La Fp Cgil Sicilia chiede al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di pianificare misure urgenti per: rafforzare il personale di Polizia Penitenziaria, a partire dalle carceri siciliane, gravemente sottodimensionate; garantire adeguata formazione e strumentazione agli agenti e, nello stesso tempo, migliorare le condizioni di detenzione, riducendo il sovraffollamento e garantendo un trattamento più umano ai detenuti.
“Non possiamo più attendere che un’altra tragedia si verifichi”, concludono Agliozzo e Fernandez. “È necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni per garantire la sicurezza nelle carceri e il diritto al lavoro degli agenti penitenziari”.