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Attualità

Blutec, I sindacati: “Soluzione occupazionale per tutti”

di Redazione -





di ANGELO VITALE
L’indiscrezione, nel giugno scorso, con i rumors sull’imprenditore australiano di origini italiane Ross Pelligra partecipante al bando per l’acquisto del compendio aziendale dell’ex Blutec attraverso il Pelligra group Italia.
Un proposito, per il presidente della società di calcio del Catania neo promossa in serie C, affiancato dall’ingresso nell’associazione degli industriali etnea per investire nella ristrutturaione del complesso turistico la Perla Jonica di Acireale.
Pochi giorni fa il concretizzarsi dell’aggiudicazione, salutata dal governatore Renato Schifani come “un passo importante” per cancellare l’ennesima cattedrale nel deserto. Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, quello di Pelligra è un gruppo “solido sul piano economico e finanziario, con una significativa e importante reputazione internazionale”.
Ieri il perfezionamento con Urso che, a seguito dell’individuazione da parte dei commissari straordinari e previo parere del Comitato di Sorveglianza, ha dato il via libera all’atto di cessione del ramo d’azienda di Termini Imerese di Blutec in amministrazione straordinaria alla Pelligra Italia Holding. Un ok che apre alla riqualificazione dell’area industriale, al potenziamento del porto e allo sviluppo di un interporto integrato all’area.
Il piano di Pelligra, comparato alle altre offerte ricevute (erano state cinque in tutto) si è evidenziato come l’unico pienamente rispondente alla disciplina di gara, con un’offerta di 8 milioni di euro e la previsione dell’assunzione di almeno 350 dipendenti ex Blutec, attualmente in cassa integrazione, con garanzia di impiego per i prossimi 24 mesi.
Definizione sull’occupazione sulla quale i lavoratori mettono le mani avanti, ritrovatisi davanti ai cancelli della fabbrica per una assemblea con Fim Fiom e Uilm, in attesa di conoscere il dettaglio del progetto industriale di Pelligra Holding e in previsione di un incontro, forse giovedì o venerdì prossimo , tra il governo della Regione e i sindacati per entrare nel merito della società di scopo che dovrebbe assorbire altri 180 lavoratori – 40 andranno in pensione entro novembre – quando scadrà l’amministrazione straordinaria che oggi ha in carico l’ex Blutec.
“Il vincolo rimane quello della soluzione occupazionale per tutti – ribadisce Roberto Mastrosimone della Fiom-Cgil nazionale che era lunedì a Roma al vertice del Mimit con i ministri Urso e Calderone e pure a Termini Imerese all’assemblea con i lavoratori -. In alternativa, il percorso pensionistico che potrà essere agevolato anche dai 30 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Sicilia che potranno essere utilizzati anche per le politiche passive. Abbiamo ribadito a Roma pure che va trovata soluzione per i 200 lavoratori dell’indotto. Progetto di reindustrializzazione, pensionamenti e società di scopo con partecipazione pubblica possono essere – riflette – i tre elementi fondamentali per dare una soluzione a lavoratrici e lavoratori”.
Lo scetticismo, dopo 6 o 7 ipotesi naufragate negli anni passati, è abbastanza generalizzato. Questa la percezione dei lavoratori che hanno partecipato all’assemblea riguardo ad un progetto non dettagliato, relativamente alle funzioni lavorative che in esso saranno impegnate. Come per un’occasione, l’ennesima, ove è necessario “andare a vedere le carte” per acquisire tranquillità sul percorso che verrà adottato e che pure è illustrato come assai approfondito riguardo alla visione di ciò che tutta l’area potrà diventare, anche con l’interessamento in essa di altri solidi gruppi. Daniele Morello, ex Rsu, rappresentante Uilm di Termini Imerese dice: “In fabbrica ci sono 560 addetti, 40 andranno in pensione a novembre quando scadrà la Cassa integrazione, che vige da 12 anni. Aspettiamo di conoscere i progetti, perché finora abbiamo vissuto in un’incertezza senza sbocco occupazionale. Pelligra è un immobiliarista, ristruttura capannoni, vedremo cosa potranno fare per lui tutti i metalmeccanici che intende assumere”.