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Movida violenta nel centro storico a Palermo: due arresti

di massimilianoadelfio -





I fatti risalgono al 10 dicembre scorso, quando è scoppiato il caos in via Isidoro La Lumia. Tutto è partito a causa di due gruppi di ragazzi che, tra drink in mano e sguardi agguerriti si sono affrontati a muso duro.
Una lite iniziata per futili motivi e proseguita a insulti, è finita prima a botte e sangue per poi passare a colpi di arma da fuoco, sparati in aria.
I carabinieri che sono intervenuti sul posto non hanno trovato i protagonisti della rissa, ma hanno ritrovato delle tracce di sangue e quattro bossoli calibro 9 Luger parabellum.
Per la grave rissa avvenuta a dicembre nel bel mezzo della movida palermitana, due dei ragazzi interessati, ieri mattina, sono stati arrestati. Ad un terzo è stato imposto l’obbligo di dimora, molti altri, invece, non sono stati ancora identificati.
Le indagini delle forze dell’ordine, per arrivare agli arresti, partono dal video amatoriale della scena e della rissa che è stata ripresa da un balcone. Poi ad aiutare ci sono anche altre immagini che arrivano anche dalle telecamere di videosorveglianza dei locali, che hanno filmato tutto.
Tra la folla si vede un soggetto robusto con la barba, che indossa una maglia bianca e ha una giacca di colore scuro legata alla vita. I carabinieri lo identificano: si tratta Salvatore Emanuele, che ha diversi precedenti penali e che ora si trova agli arresti domiciliari. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti sarebbe lui a trascinare per la maglia un altro soggetto e a colpirlo con un pugno per poi prendere a calci una persona stesa a terra.
Un altro degli identificati è Marco Cucina: dalle immagini al vaglio degli agenti si vede l’uomo sferrare un calcio con la gamba destra ad una persona stesa a terra.
Il punto è proprio quello in cui dai carabinieri vengono trovate tracce di sangue e pure un coltello a serramanico. Anche Marco Cucina, l’altro identificato e arrestato, non è nuovo alle forze dell’ordine e, in questo caso, sarebbe stato lui a sparare i colpi.
La terza persona identificata, poi, è Salvatore Miceli. Lui non ha precedenti penali perché quando era minorenne ha goduto del “perdono giudiziale”, ma oggi è ai domiciliari.
Le ricostruzioni delle forze dell’ordine sembrano chiare: nella notte della rissa si vede Marco Cucina darsi alla fuga in scooter dopo avere sparato i colpi di pistola e dopo aver lasciato a terra una persona.
Le telecamere lo riprendono alla Cala, al Foro Italico e in via Lincoln in direzione dello Sperone.
Il resto della ricostruzione poi, viene dai social: i tre identificati si conoscono hanno foto insieme su Facebook, con tanto di messaggi di amicizia ed escono in gruppo, come quella sera in via Isidoro La Lumia.
Intanto le indagini dei carabinieri proseguono, sia tramite le immagini, sia tramite i racconti, perché le persone ancora da identificare sono molte.