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Cronaca

Altavilla Milicia, i messaggi del 16enne “ci sono i demoni in casa”

di Marco Gullà -





Liceo artistico Guttuso di Bagheria, la scuola che frequentava Kevin, il sedicenne ucciso dal padre ad Altavilla Milicia. Volti tristi, quasi nessuno dei compagni di Kevin vuole parlare. I cancelli restano chiusi, dalle sbarre si scorge una ragazza che piange e viene consolata da un’amica. La mattanza di Altavilla Milicia arriva fino ai banchi di scuola di un liceo dove l’arte e i colori devono scandire le giornate degli studenti.
E invece no, la morte assurda di Kevin ha sconvolto e strapazzato tutti. “Kevin era un ragazzo molto bravo – dice Maria Rita Chisesi, la dirigente scolastica del liceo artistico “Renato Guttuso” di Bagheria – era costante nello studio e molto attivo anche in occasione delle giornate di Open Day organizzate per far conoscere il nostro lavoro. Lo scorso maggio aveva partecipato a “Collettiva Politecnia” a villa San Cataldo, a Bagheria. Un evento, patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune e organizzato dall’associazione culturale “Giuseppe Bagnera”, con l’esposizione di diverse opere pittoriche tra cui proprio quella di Kevin. Non posso credere a cosa è successo – racconta commossa la preside – adesso dobbiamo sostenere la ragazza. I compagni di classe sono distrutti. A scuola piangono tutti. Hanno chiesto di annullare tutte le feste di Carnevale perché non se la sentono di fare nulla”. Il liceo Guttuso è frequentato anche dalla sorella di Kevin, unica superstite della strage di Altavilla Milicia. I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso: “Gli insegnanti, dopo alcuni giorni, avevano chiamato a casa – aggiunge la dirigente – e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l’influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto, i due alunni hanno sempre frequentato regolarmente. Sono sempre stati molto attivi e con buoni risultati scolastici”. Intanto suona la sirena a scuola, dà inizio ad un minuto di raccoglimento per i due fratelli e la mamma uccisa dalla ferocia inaudita del muratore. Nessuno se la sente di parlare, un compagno di Kevin dice: “Non ha mai fatto trapelare disagio, mi parlava che voleva un giorno andarsene dalla Sicilia per fare l’artista fuori dall’Italia. Non parlava mai del padre, era invece molto legato a sua sorella”.
Al liceo artistico Renato Guttuso di Bagheria c’è però chi racconta di avere ricevuto alcuni messaggi inquietanti da Kevin.
In particolare, è un amico a leggere l’ultimo messaggio ricevuto dal ragazzo, il 4 febbraio, pochi giorni prima del massacro che gli inquirenti stanno ancora cercando di ricostruire. “Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa – racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio”. Sul banco del sedicenne è stato depositato un mazzo di fiori. “Un bel gesto – dice la vicepreside Anna Maria Mirabile – i ragazzi piangono e non sappiamo cosa dire, perché anche noi come loro siamo sconvolti. L’unica cosa da fare è salvare adesso la ragazza, recuperarla mentalmente e aiutarla a passare questo momento, anche se sarà molto dura”. Un messaggio l’ha voluto mandare anche Filippo Tripoli, sindaco di Bagheria: “Una tragedia, il silenzio è l’unica cosa che può servire, silenzio e riflessione – ha detto -. Tutti dobbiamo interrogarci sulle nostre solitudini. Tutti, tutti dovremmo capire verso dove stiamo andando”. “Insieme a te è volato in cielo un pezzo del nostro cuore, continueremo a vivere con gioia sicuri che un giorno ci ritroveremo. Ciao Kevin”, è invece il testo di un commovente biglietto scritto dai compagni dello studente ucciso. Per ricordare il ragazzo ucciso, il professore Giacomo Sciortino ha anche realizzato un ritratto. È una giornata triste al liceo Guttuso ad e nemmeno i colori dell’arte possono cambiarla.
Domani gli studenti del Guttuso non parteciperanno alla sfilata di Carnevale prevista per le vie della città.