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Cronaca

Palermo, Movida della Vucciria sotto assedio. Fermato spaccio di coca e crack

di Redazione -





È una morsa che si stringe ogni giorno di più sulla ‘mala movida’ palermitana. Una morsa che sembra avere messo spalle al muro un sistema delinquenziale che ha prodotto due omicidi nel breve volgere di un mese, risse, fatti noti e meno noti e da ultimo, lo scorso fine settimana, anche un’aggressione omofoba in pieno centro, in via Ruggero Settimo, davanti al bellissimo Teatro Massimo. Tutto questo non poteva lasciare le forze dell’rodine ad assistere e basta. E così, è iniziata un’azione a tappeto di controlli ed operazioni e ieri, crack e cocaina per la movida, spacciati all’ombra della mafia, sono stati scoperti e bloccati, con 10 misure cautelari. E’ successo negli ambienti della movida alla ‘Vucciria’, nel cuore di Palermo. Il blitz è dei carabinieri del Nucleo Investigativo e tocca anche Lanciano, in Abruzzo, in provincia di Chieti. Nel capoluogo siciliano e, appunto, a Lanciano, i carabinieri hanno eseguito le misure cautelari emesse dal GIP del tribunale di PALERMO, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 persone (8 finite in carcere, una agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e spaccio. Le indagini seguono e amplificano quelle culminate ad aprile del 2022 con l’operazione ‘Porta dei Greci’, che hanno interessato l’area della Vucciria, con il suo mercato immortalato da Renato Guttuso, nel centro storico di Palermo, ricadente nel mandamento mafioso di Porta Nuova. Un’associazione per delinquere per il traffico e lo spaccio di crack e cocaina. Al vertice del gruppo, persone contigue al mandamento mafioso che governa la criminalità a Porta Nuova e che si occupava di importare a Palermo, attraverso canali di rifornimento, partite di droga da immettere nelle piazze di spaccio, appunto, della Vucciria. Intensa e quotidiana l’attivita’ fuorilegge di spaccio di droga indicata come m’acchina’ o ‘birra’, nel cuore della movida palermitana. Organizzati veri e propri turni di lavoro, con il controllo monopolistico delle piazze di spaccio e l’utilizzo di un unico dispositivo telefonico disponibile per i vari pusher. Rilevate numerosissime cessioni di stupefacente, scoperte e bloccate anche con tre arresti in flagranza e con il contestuale sequestro di crack e cocaina. Individuate e smantellate diverse basi logistiche destinate a nascondere e a suddividere in dosi le sostanze stupefacenti. Intanto la polizia lavora per dare contorni ancora più nitidi all’aggressione omofoba di venerdì notte, vittime sei ragazzi, pestati dal branco e costretti a ricorrere alle cure ospedaliere. Si cerca di dare un nome e un volto agli aggressori mentre il sindaco di Palermo, Riberto Lagalla, ha detto che “nessun tipo di violenza può essere tollerata e che quanto accaduto è inaccettabile”, condannando pibblicamente discriminazione e omofobia. Poi, Lagalla ha anche fatto riferimento alle parole dell’arcivevscovo di Palermo, Corrado Lorefice, rivolte ai giovani, invitandoli ad uno stile di vita sano e a comportamenti di tolleranza e rispetto. Sul fronte delle indagini, si fa affidamento sulle telecamere che avrebbero ripreso dettagli dell’aggressione e che potrebbero dare un volto al branco.