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Ladri di biciclette a Catania, ma stavolta non è un bel film

di Alessandro Fragalà -





Ladri di biciclette a Catania… C’è una Catania che cerca di crescere guardando all’Europa, alle sue capitali, seguendo o forse inseguendo i concetti di mobilità sostenibile che, poi, trasmigrati nella consuetudine del quotidiano, diventano segnali di civiltà. Ecco. Questa Catania che vuole crescere e migliorare si trova a combattere giorno dopo giorno con la Catania che, invece, vuole rimanere chiusa nelle proprie contraddizioni: la Catania incivile, maleducata e insicura. La Catania di una piccolissima parte che, però, vanifica lo sforzo della gran parte. Nel concetto di Catania che prova a crescere dobbiamo inserire l’utilizzo dei mezzi pubblici e della metro in particolare, i monopattini elettrici, il car e il bike sharing, le piste ciclabili e, dunque, l’utilizzo della bicicletta. Ecco l’oggetto principale della nostra analisi: l’utilizzo delle bici a Catania, nonostante la città non sia proprio pianeggiante, è aumentato vertiginosamente. Ed ecco che ad affiancare qualcosa di positiva, arriva prepotente la Catania che rovina tutto: si perché l’aumento delle bici in città e direttamente proporzionale all’aumento dei furti di quest’ultime.

A lanciare l’allarme è un utente che si chiama Andrea Genovese. Lo ha fatto con un appello rivolto al Prefetto Maria Carmela Librizzi, al presidente del Tribunale Francesco Mannino e al sindaco Enrico Trantino. “Mi rivolgo a Voi con crescente preoccupazione riguardo alla questione dei furti di biciclette nella nostra comunità. Ogni furto non è solo un danno materiale, ma anche un attacco alla sicurezza e al benessere della nostra città. “Il fenomeno dei furti di biciclette – scrive nell’appello – sta crescendo causando un’ingiustizia significativa ai cittadini onesti che vedono le loro amate biciclette rubate. Questi furti non solo generano una perdita economica, ma causano anche un senso di vulnerabilità che nessun cittadino dovrebbe sperimentare. Le biciclette non sono solo oggetti materiali di valore, rappresentano uno stile di vita sano, una forma di trasporto sostenibile e un pilastro della nostra comunità”. Un appello accorato da parte di chi ha subito un furto. “I furti aumentano – racconta Andrea all’Identità – in diverse zone della città, centrali e semi centrali. Mentre vi parlo mi arriva notizia di un nuovo furto nel Vico Santa Filomena e un altro ai danni di un rider a cui hanno rubato il mezzo di lavoro. La situazione è grave”. Difficile provare a dare dei numeri del fenomeno perché, come ci spiega Andrea Genovese, non esiste un database ( cosa peraltro richiesta dagli appassionati ) e non sempre i furti di bici vengono denunciati alle forze dell’ordine perché magari qualcuno potrà pensare “tanto non la ritroveranno mai”. Gli incentivi statali per l’acquisto delle bici e il conseguente incremento di quest’ultime in città hanno aperto un nuovo business e la criminalità, organizzata e non, ha puntato gli occhi su questa nuova possibilità di guadagno. Le bici che si vedono in giro adesso sono costose e in molti casi dotate di pedalata assistita ( in pratica dei piccoli motorini che non inquinano ).

Si tratta di oggetti costosi, semplici da rubare e molto produttivi dal punto di vista economico. Ma come fare? Nel suo appello alle istituzioni Andrea Genovese chiede che vengano rafforzate le indagini sui furti di biciclette. “Le risposte che le vittime di furti ricevono dalla polizia – ci racconta Andrea – sono sempre le stesse. Carenza di agenti, pochi agenti per svolgere le indagini e precedenza a casi più importanti. Questo crea ulteriore frustrazione tra le vittime e mina la fiducia nel sistema di giustizia”. E’ chiaro che, purtroppo, ci sono episodi e situazioni più gravi. Ma un rider è una vittima che certamente merita considerazione perché insieme alla bici perde anche il lavoro. C’è bisogno di attenzione per il problema e c’è bisogno che si lavori puntando sulla prevenzione. “Le campagne di sensibilizzazione e la promozione di buone pratiche di sicurezza – scrive Genovese nel suo appello – potrebbero contribuire a creare una rete di cittadini attenti a come attrezzarsi per prevenire il furto. Molte vittime sono a disposizione per collaborare e supportare gli sforzi volti a rendere la città di Catania un luogo sicuro e più giusto per tutti”.