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Cronaca

Sequestro a Vittoria: tre arresti per il rapimento del 17enne Gaetano Nicosia

di Andrea Scarso -





Custodia cautelare per i presunti responsabili del sequestro di Vittoria

Il sequestro a Vittoria dello scorso 25 settembre registra una svolta decisiva: il gip di Catania ha infatti disposto tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli indagati ritenuti responsabili del rapimento del diciassettenne Gaetano Nicosia, avvenuto nel cuore del quartiere Forcone, nel Ragusano.

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Operazione delle forze dell’ordine

I provvedimenti sono stati eseguiti da un articolato dispositivo investigativo che ha coinvolto la Squadra Mobile di Ragusa, la Sisco di Catania e il Commissariato di Vittoria, con il coordinamento del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine. Un’azione congiunta che ha chiuso il cerchio su un caso che aveva destato forte allarme nella comunità locale.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane — figlio di un imprenditore del settore ortofrutticolo — sarebbe stato avvicinato da due uomini arrivati in auto mentre si trovava con alcuni amici. I sequestratori, che lo avrebbero chiamato per nome prima di costringerlo a salire sul veicolo, avrebbero anche rassicurato gli altri presenti spiegando che “lui era l’unico obiettivo”.

Le accuse

I tre destinatari delle misure cautelari sono accusati, in concorso, di sequestro di persona a scopo di estorsionefurto aggravato e detenzione e porto illegale di armi da fuoco. Elementi che delineano un quadro investigativo particolarmente grave.

Il ragazzo era stato rilasciato la sera successiva al rapimento, senza che — secondo quanto riferito dagli investigatori — fosse stata avanzata alcuna richiesta di denaro per ottenere la sua liberazione. Un dettaglio che resta al centro delle indagini, volte a chiarire natura e motivazioni del sequestro a Vittoria, che potrebbe inserirsi in dinamiche più ampie legate al territorio.

Le autorità continuano a lavorare per definire eventuali ulteriori responsabilità e verificare se il rapimento possa essere stato pianificato con finalità intimidatorie o come avvertimento nei confronti della famiglia del giovane.