Leggi:

Cronaca

Corruzione alla Soprintendenza del Mare: arrestato il geometra Librizzi, intascava mazzette

di Bianca Giunta -





Un appuntamento al bar, un’agenda con dentro mille euro, e l’arresto che scatta in flagranza di reato. È finita così la carriera pubblica di Antonio Librizzi, geometra in servizio alla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, bloccato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo mentre riceveva la tangente da un imprenditore. L’operazione è stata disposta dalla procura di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia, e coordinata dai pm Gianluca De Leo ed Eugenio Faletra, dopo la denuncia di due imprenditori vessati dalle richieste di denaro del funzionario.

L’incontro e la mazzetta nell’agenda

Era da poco arrivato al Caffè Lucà, in piazza Marina, a due passi dalla sede della Soprintendenza di via Lungarini. Lì Librizzi aveva appuntamento con un imprenditore del settore eventi, che gli ha consegnato una agenda del 2025. Dentro, nascosti fra le pagine, c’erano mille euro in contanti. Non ha fatto in tempo ad aprirla: i militari, appostati poco distante, sono intervenuti immediatamente. Alle 8.45 il geometra è stato arrestato con l’accusa di concussione.

Le indagini e il ruolo del funzionario

Subito dopo il fermo, la Guardia di Finanza ha perquisito l’ufficio di Librizzi alla Soprintendenza. L’uomo, addetto alla manutenzione e alla parte amministrativa, era anche responsabile unico del procedimento per alcune iniziative organizzate per conto dell’assessorato regionale ai Beni Culturali. Secondo l’accusa, avrebbe sfruttato il suo ruolo per chiedere denaro in cambio di agevolazioni e autorizzazioni. Le denunce dei due imprenditori sono precise, circostanziate, e fanno riferimento a più episodi di pagamento avvenuti negli ultimi mesi.

Lo sconcerto dell’amministrazione

«Siamo tutti sconvolti – ha dichiarato Ferdinando Maurici, soprintendente del Mare – fino a stamattina lo consideravamo un gran lavoratore, una persona intelligente e capace. Non avremmo mai immaginato una vicenda del genere». Gli inquirenti stanno ora verificando tutti i fascicoli trattati dal geometra, sia alla Soprintendenza sia all’assessorato, per capire se vi siano altre irregolarità o persone coinvolte.

Un nuovo caso che scuote Palermo

È il secondo arresto in flagranza per corruzione a Palermo in poche settimane. Pochi giorni fa, la squadra mobile aveva arrestato un funzionario dell’Asp e un imprenditore: anche in quel caso il denaro era stato consegnato in strada, dentro una bomboniera. Un segnale, secondo gli inquirenti, di una prassi ormai consolidata, che continua a macchiare l’immagine della pubblica amministrazione.