Allerta gialla su tutta la Sicilia. A Favara il maltempo ha costretto ad interrompere momentaneamente le ricerche di Marianna Bello
Allerta gialla in tutta la Sicilia entrata dalle scorse ore nella morsa del maltempo. L’avviso, diramato dalla Protezione Civile Regionale resterà valido per tutta la giornata odierna. Previste precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovesci e temporali, localmente di forte intensità, accompagnati da attività elettrica e raffiche di vento.
Strade bloccate e disagi alla viabilità
Già dalla serata di ieri fenomeni intensi a carattere temporalesco hanno interessato diverse zone dell’Isola, facendo registrare numerosi allagamenti, smottamenti, fango e detriti, che in alcuni tratti hanno reso le arterie intransitabili. Traffico completamente bloccato sulla SS 189 della Valle del Platani, in direzione Agrigento, all’altezza di Vicari (Palermo) a causa di un improvviso allagamento dovuto alle forti piogge. Sul posto sono intervenute squadre Anas e le forze dell’Ordine impegnate nelle operazioni di gestione del traffico veicolare e di messa in sicurezza dell’area. Anche la Strada Provinciale Cammarata-Vallelunga è stata temporaneamente interrotta al traffico a causa di fanghiglia sulla carreggiata.
Nell’avviso diramato dalla Dipartimento Regionale della Protezione Civile, valido fino alle 24 di oggi, si raccomanda di fare massima attenzione negli spostamenti, soprattutto nelle aree rurali, nei sottopassi e lungo i corsi d’acqua.
Allerta gialla di attenzione fino alle 24.00 di oggi
“Come, purtroppo, abbiamo avuto modo di constatare, un livello di allerta inferiore all’arancione non ci consente di applicare in modo autonomo ordinanze come quella di chiusura delle scuole” – dichiara il Sindaco di Favara, Antonio Palumbo – che, alla luce di quanto accaduto nelle scorse settimane, invita la cittadinanza ad agire con cautela, ad evitare, in caso di piogge intense, zone all’aperto e quelle che sono notoriamente soggette ad allagamenti per la loro conformazione, oltre che a limitare gli spostamenti in caso di temporali violenti.
Nel territorio di Favara e fino al tratto di costa del litorale agrigentino, proseguono ininterrottamente da due settimane le ricerche di Marianna Bello, la trentottenne, mamma di tre bambini, scomparsa la mattina del primo ottobre, travolta dalla furia dell’acqua che si è abbattuta sulla zona.
A Favara proseguono le ricerche della donna dispersa
Da quindici giorni diverse squadre dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione della Protezione Civile e delle associazioni, Polizia e Carabinieri, sono impegnate nella perlustrazione del territorio, soprattutto lungo il vallone che dal centro di Favara conduce al depuratore comunale di contrada Esa Chimeno e nel percorso di contrada Cocca verso il fiume Naro. Perlustrazioni, svotamenti di acquitrini, setacciamento di canaloni, scavi nel fango in queste due settimane si sono susseguiti senza sosta e, purtroppo, senza esito.
I primi temporali di questa nuova ondata di maltempo che sta interessando buona parte della provincia di Agrigento, ieri pomeriggio hanno costretto ad interrompere le ricerche della donna. Fulmini e pioggia battente hanno imposto anche il rientro dei cani molecolari del centro addestramento Carabinieri di Firenze. Due unità cinofile, altamente specializzate, addestrate per la ricerca di persone decedute, che resteranno a Favara fino a venerdì.
Per oggi erano attesi anche gli speleologi per ispezionare il collettore di piazza della Libertà, dove la donna è stata vista per l’ultima volta prima di essere “inghiottita” dall’acqua.
La macchina dei soccorsi messa su dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale, con il coordinamento del Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, non si fermerà e andrà avanti ancora per giorni, in attesa che le condizioni meteo migliorino. Fino a domani, intanto, sono attese piogge e temporali e ogni goccia d’acqua rischia di complicare ulteriormente le ricerche in un territorio già difficile di suo per l’alto rischio idrogeologico.
Una volta rientrata l’ondata di maltempo in corso si ritornerà a perlustrare laddove si è già cercato, seguendo ogni possibile traccia che possa condurre al ritrovamento della donna. Le ricerche, inizialmente prorogate fino a domenica 12 ottobre, in tutti questi giorni sono continuate senza sosta, estese anche ad un tratto di costa lungo il litorale agrigentino, da Licata a Palma di Montechiaro. Una delle ipotesi avallate è che il corpo di Marianna Bello potrebbe essere finito in mare.
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