Bashkë Urban Art: a Piana degli Albanesi, quartiere Sheshi, museo arbëreshë a cielo aperto
Il Bashke Urban Art ha acceso di emozioni l’antico quartiere Sheshi di Piana degli Albanesi, nel Palermitano, trasformato in un Museo a cielo aperto, con murales dedicati alla cultura arbëreshë, street art e performance artistiche.
Il Museo a cielo aperto di Sheshi ha registrato un’affluenza straordinaria durante l’evento, attirando non solo appassionati d’arte ma anche molti curiosi interessati a vedere i nuovi murales che hanno arricchito il quartiere. Il Bashke Urban Art 2024, che si è svolto dal 25 al 30 agosto, ha incoronato ufficialmente il Museo come una delle principali attrazioni turistiche di Piana degli Albanesi.
Giuliana Riolo, presidente dell’associazione Bashkë, ha espresso grande soddisfazione per il successo ottenuto: “Siamo entusiasti della partecipazione di quest’anno. Un ringraziamento speciale va all’Amministrazione Comunale che ha creduto fin dall’inizio nel nostro progetto e ci ha sostenuto con grande impegno; agli artisti che, anche in questa edizione, hanno contribuito a rendere il nostro quartiere ancora più bello arricchendolo di nuove opere incentrate sulla valorizzazione della cultura arbëreshë. Ringrazio inoltre tutti gli sponsor e chi ha lavorato con impegno per assicurare che tutto si svolgesse al meglio. Il Museo a cielo aperto Sheshi sta diventando sempre di più un punto di riferimento turistico per chiunque voglia visitare Piana degli Albanesi.”
L’evento, organizzato dall’associazione Bashkë in collaborazione con l’amministrazione comunale e diretto artisticamente da Andrea Buglisi, ha celebrato la cultura arbëreshë attraverso una serie di attività artistiche. Durante le cinque giornate del Bashkë Urban Art, il quartiere Sheshi è stato animato da street art, performance artistiche e musicali, laboratori creativi, mostre e talk, contribuendo a rivitalizzare una delle zone più antiche e meno conosciute del paese.
Tra le attività più attese, spiccano le nuove opere di street art: Andrea Buglisi ha realizzato l’imponente murales Skanderbeg, un primo piano ravvicinato che esalta lo sguardo fiero e concentrato dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skanderbeg, simbolo della resistenza contro l’occupazione turco-ottomana. Mirko Loste ha celebrato la tradizione linguistica arbëreshë con l’opera Gjegjëm, che raffigura una ragazza con una ginestra tra le labbra e la parola “Gjegjëm – Ascoltami“, un invito all’ascolto e alla valorizzazione della lingua e della cultura arbëreshë.
Daniele Paternostro, con l’opera Gjel, ha reso omaggio alla cultura rurale arbëreshë, rappresentando un gallo davanti al vecchio portone di una chiesa insieme a un uovo rosso, simbolo della tradizione pasquale albanese. L’opera si trova nei pressi di un pollaio, sottolineando il legame con la vita quotidiana e le tradizioni del luogo.
Le giornate dell’evento sono state arricchite da iniziative come il Bashkëlab Junior, un laboratorio creativo per bambini, e la mostra “I Custodi dell’Identità Arbëreshë – I Papades“, ospitata nella Cattedrale di San Demetrio.
Tra gli altri eventi spiccano lo spettacolo “Narrasheshi“, realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Skanderbeg.
Francesca Guadalupi, docente e ideatrice del progetto ha dichiarato che “il progetto Narra-Sheshi ha voluto promuovere e valorizzare il patrimonio artistico presente nel nostro territorio raccontando l’arte attraverso le voci narranti degli alunni delle classi terze di scuola primaria dell’IC Skanderbeg. L’arte è stata, pertanto, un veicolo trasversale che ha permesso di ideare un teatro itinerante per le vie del quartiere più antico di Piana degli Albanesi, Davanti alle opere realizzate dagli artisti gli alunni hanno interpretato con creatività e fantasia le sensazioni, le emozioni e le riflessioni provate. I piccoli narratori, presentatori, poeti, cantori e danzatrici hanno reso noi docenti del modulo orgogliosi e ci ha ripagati vedere la gioia, la disinvoltura e l’intraprendenza nei loro occhi mostrando come la scuola può insegnare divertendosi e vivendo il proprio territorio come un ambiente di apprendimento “a cielo aperto”.
Di particolare rilievo è stato il “Percorso del Gusto”, un’esperienza di degustazione che ha valorizzato i sapori autentici del territorio, mettendo in luce l’eccellenza della gastronomia locale. Le serate si sono concluse con proiezioni cinematografiche all’aperto e performance musicali, culminando in una jam session che ha celebrato l’arte e il divertimento, coinvolgendo artisti locali e della provincia. Grazie a questa ricca programmazione, il Museo a cielo aperto di Sheshi si conferma non solo un punto di riferimento culturale ma anche un’attrazione sempre più apprezzata da turisti e residenti.