Welcome to Catania per dare speranza ai più vulnerabili
di ELISA PETRILLO
Sarà presentato oggi, alle ore 10, all’interno del Castello Ursino di Catania, piazza Federico II di Svevia, il progetto “Welcome to Catania” promosso dall’ANCI e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (a valere sul fondo dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2017) alla Direzione Famiglia e Politiche sociali del Comune di Catania, e gestito dal Consorzio Umana Solidarietà s.c.s, in partnership con Terra e Sole La Rinascita s.c.s. e ALS MCL Sicilia, e in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio – Sicilia ODV ET e MCL Sicilia. L’iniziativa rappresenta un esempio tangibile del potenziale dell’azione sociale congiunta, mirando a fornire sostegno straordinario e soluzioni abitative alle crescenti vulnerabilità affrontate dai titolari di protezione internazionale. Il progetto è pioniere nell’attuazione di interventi di accoglienza integrata e misure innovative nel campo dell’inserimento abitativo, migliorando i processi di aiuto sociale preesistenti. Interverranno Bruno Brucchieri, Assessore ai Servizi Sociali, Inclusione sociale e Famiglia del Comune di Catania, Paolo Ragusa, Presidente regionale ALS – MCL Sicilia, Emiliano Abramo, Responsabile regionale Comunità di Sant’Egidio, Piergiuseppe De Luca, Presidente provinciale MCL Catania, Alfredo Alessandro, Presidente di Terra e Sole La Rinascita s.c.s e Tiffany Palella, Coordinatrice del Progetto “Welcome to Catania” – Consorzio Umana Solidarietà s.c.s.. Il progetto “Welcome to Catania” Il progetto prevede 3 misure: A – Accoglienza straordinaria esterna al SAI e destinata a casi di particolare vulnerabilità sociale con erogazione di servizi di assistenza e orientamento ai beneficiari già attivi sul territorio; attivazione di nuovi servizi di assistenza per rispondere alle esigenze emergenti, compresa l’attivazione di borse lavoro; attivazione di 14 nuovi posti di accoglienza, in aggiunta a quelli già inclusi nella rete del SAI; inserimento delle persone in strutture residenziali esterne rispetto a quelle proprie del SAI. B inserimento abitativo e accoglienza in famiglia. Il progetto si avvale di un immobile già disponibile, all’interno del quale sarà possibile realizzare un’esperienza di inserimento abitativo in co-Housing. Si prevede di offrire questa esperienza ad almeno cinque beneficiari singoli, avvalendosi dei miniappartamenti messi a disposizione dal Consorzio Umana Solidarietà s.c.s. L’idea progettuale comprende l’avvio e la gestione di un’attività di B&B o affittacamere, da parte degli stessi destinatari. C – Coabitazione sociale. Il progetto si avvale di un immobile già disponibile, all’interno del quale sarà possibile realizzare un’esperienza di inserimento abitativo in co-Housing. Si prevede di offrire questa esperienza ad almeno cinque beneficiari singoli, avvalendosi dei miniappartamenti messi a disposizione dal Consorzio Umana Solidarietà s.c.s. L’idea progettuale comprende l’avvio e la gestione di un’attività di B&B o affittacamere, da parte degli stessi destinatari. Il cuore di questa iniziativa risiede nel rafforzamento del tessuto comunitario, assicurando che ogni individuo riceva l’opportunità di integrarsi con dignità e sicurezza nella società locale. La conferenza metterà in luce i progressi collaborativi verso un futuro più inclusivo.