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Vigili aggrediti alla Vucciria: arrestato il figlio del boss di Porta Nuova

di Redazione -





La Procura di Palermo ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare per quattro persone tra cui il figlio del boss di Porta Nuova Tommaso Di Giovanni, Salvatore, accusate del pestaggio di due vigili urbani avvenuto nel mercato storico della Vucciria il 25 novembre scorso. Di Giovanni, 32 anni e alle spalle una condanna per lesioni a due extracomunitari, è finito in carcere. Lo scorso luglio ha finito di scontare una lunga condanna per tentato omicidio. Nel 2011 aveva pestato a sangue due cingalesi. Le vittime stavano rientrando a casa, nel quartiere Zisa, quando furono aggrediti a colpi di caschi. Anche lo zio Gregorio è in carcere, mentre il fratello di quest’ultimo, Giuseppe, pur essendo considerato un pilastro della mafia, è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
Gli altri due indagati per il pestaggio sono ai domiciliari. Un quarto è ricercato. Gli indagati sono accusati a vario titolo di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Le vittime stavano effettuando dei controlli in via dei Chiavettieri quando sono state circondate, mentre erano ancora in auto, da un gruppo di uomini. Uno dei vigili è stato colpito con una bottiglia in faccia, e preso a calci e pugni. L’indagine è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia. Non si ferma la violenza folle che esplode ormai quotidianamente anche per futili motivi. Nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia di Partinico, hanno sedato l’ennesima rissa scoppiata nel Palermitano. La lite si era accesa fra tre giovani che sono stati divisi, identificati e denunciati. I militari sono intervenuti su segnalazione di un cittadino che raccontava quello che stava accadendo. Tre giovani nei pressi di una panetteria nel centro del paese si sono violentemente fronteggiati, ma l’arrivo della pattuglia ha evitato il peggio. Uno dei tre uomini, sottopostosi a cure mediche presso il locale pronto soccorso, ha comunque riportato lesioni al volto giudicate guaribili in sette giorni.
I tre coinvolti sono stati denunciati per il reato di rissa.
Quella delle risse continue è una piaga che investe tutto il territorio del Palermitano. Oltre le note vicende finite anche in omicidi di strada come avvenuto a Balestrate o in via Pasquale Calvi in città a Palermo, sono numerosi gli scontri con esiti meno gravi ma comunque preoccupanti. I Carabinieri del Reparto Territoriale di Termini Imerese, coadiuvati dal nucleo cinofili di Palermo – Villagrazia, hanno arrestato un 26enne di Termini Imerese, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore alla Polizia municipale Dario Falzone e il comandante della Polizia municipale Angelo Colucciello hanno diffusa una nota congiunta per commentare l’accaduto: “L’amministrazione esprime apprezzamento e gratitudine nei confronti della questura di Palermo che ha condotto le indagini che hanno portato all’arresto dei soggetti indagati di aver aggredito lo scorso novembre agenti della polizia municipale, in servizio in via dei Chiavettieri”.