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Ticket sovraprezzo per gite e concerti: multate tre società

di Luca Bonina -





Gite a Catania, menù e prelibatezze tipiche locali, escursioni sull’Etna, in barca a vela o alle gole dell’Alcantara ma anche biglietti per concerti ed eventi: C’era di tutto nei tre siti “Take it slowly by un’altra Sicilia”, “Sicilying” e “Ticket sms” specializzati nel settore turistico isolano. Tre siti dove il consumatore accedeva, sceglieva l’offerta più di gradimento ma giunto il momento di pagare, ecco la sorpresa: il prezzo finale prelevato nella carta non coincideva quasi mai con quello pubblicizzato. Insomma un sovrapprezzo in base allo strumento utilizzato per il pagamento attraverso poco trasparenti commissioni in alcuni casi senza specificarne l’importo. Tanto per fare qualche esempio, un utente lo scorso 26 luglio ha segnalato all’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che l’agenzia di viaggi “Take it slowly by un’altra Sicilia” applicava, in aggiunta al prezzo indicato inizialmente, anche delle spese di commissione per il pagamento tramite PayPal a carico dell’acquirente, senza specificarne l’importo.

La società si è difesa dichiarando che tale sovrattassa si sarebbe potuta evitare preferendo il bonifico bancario come metodo di pagamento. Tale condotta però integra una violazione dell’articolo 62 del Codice del consumo, in quanto la norma espressamente prevede che le società “non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti”. L’autorità antitrust, dopo più approfonditi accertamenti ha quindi multato l’agenzia di viaggio per 5.000 euro. Stessa sorte anche per la società “Ticketsms” che dall’aprile dello scorso anno ha applicato, in fase di acquisto di biglietti per eventi sul proprio sito, un sovrapprezzo differenziato a seconda del metodo di pagamento utilizzato. Un utente, anche in questo caso, ha fatto notare all’autorità Garante come il prezzo finale variava in rapporto al sistema di pagamento. Per l’acquisto di un biglietto per un evento (del costo di 15 euro più ulteriori 2 euro per diritti di prenotazione), nella quale l’azienda, in aggiunta al prezzo inizialmente indicato al consumatore, ha richiesto il pagamento di un supplemento pari a 1,11 euro per pagamento con carta di credito, 1,59 euro per pagamento con PayPal, 0,61 euro per pagamento con Voucher, 0,99 euro per pagamento con Satispay e 1,66 euro per pagamento con Scalapay.

La Società ha sostenuto di “non applicare aggravi derivanti dalla selezione del mezzo di pagamento ma di offrire al Consumatore servizi diversi remunerati secondo commissioni di proporzionato ammontare” il cui importo varia “a seconda della complessità del servizio e, di fatto, del costo gestionale allo stesso legato”. Nonostante le argomentazioni difensive e la volontà a cambiare il sito la società è stata multata per 7.500 euro. In ultimo “Sicilying”, azienda che vende pacchetti turistici online e che ha invece applicato una commissione del 3% per i pagamenti effettuati con PayPal. Non è invece previsto un costo aggiuntivo per i pagamenti con carta di credito, Postepay e bonifico. Per questa pratica commerciale scorretta è stata inflitta una multa di 5.000 euro. “Queste sanzioni – ha comunicato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – fanno seguito ad altri recenti interventi dell’Autorità nei confronti di operatori che applicavano spese per l’utilizzo di strumenti di pagamento, in particolare Blupark S.r.l., cui è stata irrogata una sanzione di 50.000 euro, e De Pretto Eventi Store, il cui procedimento si è concluso con l’accettazione di impegni”.