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Tardino commissaria dell’Autorità portuale, la Regione rinuncia alla sospensiva

di Enzo Scarso -





Si allenta, almeno in apparenza, lo scontro tra il presidente della Regione Renato Schifani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sulla guida dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale. Palazzo d’Orléans ha infatti deciso di rinunciare alla sospensiva contro la nomina di Annalisa Tardino, ex europarlamentare leghista, a commissaria straordinaria dell’ente che gestisce i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Sciacca, Porto Empedocle, Licata e Gela.

La Regione punta ora a un giudizio di merito, che sarà discusso dal Tar di Palermo il 13 gennaio 2026. In una nota si legge che si è ritenuto “più utile un giudizio completo e approfondito piuttosto che un intervento limitato e sommario”, ribadendo la convinzione che “le contestazioni mosse al provvedimento ministeriale siano fondate e destinate a trovare conferma”.

La tregua con la Lega

La scelta viene interpretata come un gesto distensivo verso gli alleati del Carroccio, dopo i segnali lanciati già ad agosto all’Etna Fest di Ragalna, quando Schifani aveva ipotizzato un futuro ruolo di Tardino anche in giunta regionale. Ma non mancano le letture politiche: secondo i critici, più che una mossa di dialogo si tratterebbe di una valutazione prudente, dettata dal timore che il Tar potesse respingere la sospensiva.

Le reazioni dell’opposizione

Durissimo il commento di Dario Safina, deputato regionale del Partito democratico:

“La retromarcia del Governo regionale lascia l’amaro in bocca. Si rinuncia a difendere fino in fondo la legalità e la competenza, aprendo la strada a una nomina che appare dettata da equilibri politici e non da criteri di merito. I porti siciliani sono infrastrutture strategiche e non possono diventare terreno di scambio tra partiti. Schifani deve chiarire perché ha cambiato rotta e spiegare ai cittadini le motivazioni reali”.

Una partita ancora aperta

La rinuncia alla sospensiva consente intanto a Tardino di consolidare la sua posizione, accumulando esperienza diretta nella gestione di un ente strategico. Una circostanza che potrebbe pesare anche nel prosieguo della partita politica: la Lega punta a blindare la commissaria, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono di mantenere le proprie caselle con Luca Lupi alla segreteria generale e Pasqualino Monti commissario per il completamento dei grandi cantieri del porto di Palermo.

La sensazione, dunque, è che lo scontro sia soltanto rinviato: il Tar avrà l’ultima parola, ma nel frattempo la gestione politica dei porti resta un banco di prova delicatissimo per la tenuta della maggioranza regionale e per i rapporti tra Schifani e Salvini.