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Politica

Sud chiama Nord lancia “Libertà per le Europee”

di massimilianoadelfio -





Da Taormina è partito il progetto denominato “Libertà per le Europee”. A lanciarlo, Sud chiama Nord dal palco del palacongressi dove si è conclusa l’assemblea nazionale del partito fondato da Cateno De Luca che introduce così la kermesse aperta da Laura Castelli: “Altro che paura dell’autonomia differenziata, noi vogliamo il Regno delle Due Sicilie. Noi siamo federalisti e puntiamo ad aggregare nel rispetto dell’autonomia, non vogliamo più uno Stato centralista. Siamo l’unico movimento civico nazionale e dobbiamo diventare un partito di massa, no al leaderismo. Non facciamo parte di alcun polo e non ci interessa entrare in questa logica”. L’idea del leader di Sud chiama Nord è: “Promuovere un nuovo progetto politico con il nostro simbolo che includa anche altre forze politiche che si oppongono alle attuali politiche liberticide dell’Unione Europea e centraliste dello Stato italiano”. Questa è stata la scelta fatta dagli iscritti al partito che con il 72% dei voti hanno optato per il quarto quesito del sondaggio lanciato ieri in apertura dei lavori. “Alle europee – ha affermato De Luca – porteremo la voce dei territori. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 100 mila iscritti entro la fine dell’anno. Nei prossimi due anni vogliamo crescere ancora di più per arrivare al primo congresso, a gennaio del 2026 con una base consolidata su tutto il territorio nazionale. Un partito che trova la sua forza nelle unicità che esprime ciascun territorio e che trovano voce in Sud chiama Nord”. Un’altra voce, all’interno del partito è quella di Giuseppe Piraino, l’imprenditore palermitano che nel 2020 ha denunciato il pizzo a Palermo filmando le richieste dei mafiosi e che nel gruppo è stato nominato presidente anti-racket. Parlando di dati, durante il congresso è stato presentato anche un sondaggio affidato all’Istituto Piepoli sul potenziale di crescita di Sud chiama Nord attestato al 5/7%. Inoltre, registrata in forte crescita la conoscenza del leader Cateno De Luca al 60% con un più 12% rispetto al mese di luglio 2023, con la fiducia stabile al 36% (+1%). Cateno De Luca ha chiuso anche le porta a Carlo Calenda: “Non possiamo svendere la nostra storia e la nostra esistenza per un seggio a Bruxelles, caro Calenda Sud chiama Nord con te non può più venire” ha affermato De Luca. A conclusione della due giorni dell’assemblea sono stati anche eletti 49 componenti del coordinamento nazionale. “Non sono tutti perché non abbiamo bisogno di riempire caselle, ma sono solo strumento per portare la voce di ScN a livello nazionale” ha concluso la presidente Laura Castelli.