Stupro a Catania, Gip: “Indagati poco avvezzi a vivere civile”
Il sindacato Siulp ha espresso la propria solidarietà alla vittima e ha denunciato gravi carenze d'organico, superando il 10% solo per la Polizia
Le indagini dei carabinieri sull’orribile stupro di una 13enne a Catania continuano, con il Gip che ha convalidato i fermi dei 4 indagati maggiorenni. Nel provvedimento, si evidenzia il “pericolo di reiterazione del reato”, poiché la violenza avrebbe avuto fine solo grazie al tentativo della ragazza di liberarsi, e si ipotizza che, in assenza di questa reazione, la terribile violenza sarebbe proseguita anche con l’implicazione di altri indagati.
Il giudice delle indagini preliminari ha sottolineato che il comportamento degli indagati, che hanno agevolato e consentito ad altre persone di violentare la giovane, è indicativo della loro personalità. Si ritiene che sussistano esigenze cautelari, considerando il livello estremo di pericolosità sociale degli indagati.Nel frattempo, il sindacato Siulp ha espresso la propria solidarietà alla vittima e ha denunciato gravi carenze d’organico, superando il 10% solo per la Polizia. Il sindacato sottolinea che questa situazione impedisce un efficace controllo del territorio e influisce sulla sicurezza dell’intera comunità.