Sostegno per i senza fissa dimora e per famiglie senza casa. I progetti sociali promossi dal Comune di Sciacca per una città più inclusiva
Una ex scuola rurale diventerà “Stazione di Posta”, mentre due immobili sequestrati alla criminalità organizzata accoglieranno l’“Housing first”.
Sono i due progetti sociali pensati dal Comune di Sciacca per aiutare persone e famiglie in difficoltà, senza fissa dimora o privati di una casa.
Politiche sociali e Housing First finanziati dal PNRR
I cantieri per ristrutturare e adeguare i locali sono già in corso e una volta ultimati (si prevede entro marzo 2026) consentiranno il trasferimento dei servizi sociali, già avviati in locali privati, negli edifici ristrutturati di Via Valverde e di località Sovareto.
“Si tratta due progetti importanti – dichiara l’assessore alle politiche sociali Agnese Sinagra – finanziati con la misura 5 del PNRR e vanno a sostegno della fascia più fragile della cittadinanza. Danno la possibilità di alloggiare i senza fissa dimora o chi ha perso una casa. Aiutano le persone, le famiglie, a risolvere nell’immediato il problema della casa e a risolvere anche altri problemi di natura economica e di salute. Il servizio è già partito dando ospitalità finora a dieci persone, tra cui nuclei familiari”.
Politiche sociali e Housing First finanziati dal PNRR
Un fenomeno ampio e diffuso, quello dei “senza fissa dimora” che, in Italia – stando ai dati dell’ultimo censimento ISTAT del 2021 – conta circa 96.197 persone, di cui oltre il 38% di origine straniera, con una predominanza maschile e una media d’età di circa 41,6 anni, concentrati principalmente nelle grandi città come Roma e Milano. Si stima, però, che il numero reale potrebbe essere assai più elevato, andando oltre i 100.000 o 120.000 casi, includendo chi non è censito.
La rilevazione nazionale sulle persone senza dimora
Con l’intento di far emergere storie e volti di chi troppo spesso resta invisibile, circa diecimila volontari e volontarie, intanto, si preparano ad avviare la Rilevazione nazionale sulle Persone Senza Dimora, promossa da Istat, che verrà realizzata il 26, 28 e 29 gennaio 2026.
L’iniziativa, coordinata da fio.PSD – Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, nell’ambito della campagna #TuttiContano, in Sicilia toccherà Palermo, Messina e Catania, tra le 14 città metropolitane italiane coinvolte (Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia).
Obiettivi e valore della partecipazione collettiva
L’obiettivo è quello di raccogliere ed organizzare dati aggiornati sul fenomeno dell’homelessness in Italia. Creare una fotografia realistica, attendibile e dettagliata della situazione, come elemento chiave per comprendere la realtà delle persone che vivono in condizioni di povertà estrema e programmare politiche pubbliche inclusive e di lungo periodo che siano veramente efficaci.
Fondamentale è la partecipazione collettiva, necessaria per raccontare, ascoltare e restituire visibilità a chi vive in condizioni di marginalità estrema. Altrettanto fondamentale è il coinvolgimento dei giovani e il loro impegno nel campo del volontariato, a supporto di servizi creati per rispondere ai bisogni emergenti delle comunità.
Il ruolo dei giovani del Servizio Civile a Sciacca
Sono i giovani del Servizio Civile, ad esempio, a gestire, presso la Casa del Volontariato di Sciacca, due importanti sportelli sociali, uno a supporto degli anziani, l’altro delle persone immigrate. Il primo, nato dall’osservazione di quanto la popolazione più avanti con gli anni abbia necessità non solo di assistenza pratica, ma anche di ascolto, orientamento e vicinanza, si propone come ponte tra generazioni, permettendo ai ragazzi di mettere in campo competenze utili e agli anziani di sentirsi parte attiva della comunità. I giovani coinvolti ed adeguatamente formati, quì offrono informazioni sui servizi socio–sanitari, aiuto nella compilazione di documenti, accompagnamento digitale per l’utilizzo di strumenti online e uno spazio di dialogo per chi vive situazioni di solitudine o ha bisogno di un punto di riferimento amichevole.
Lo sportello per le persone immigrate e l’inclusione sociale
Il secondo servizio è dedicato, invece, alle persone immigrate, spesso alle prese con difficoltà linguistiche, burocratiche e di integrazione. Allo sportello, che può contare anche di una volontaria madrelingua araba, si possono ricevere informazioni su permessi di soggiorno, accesso ai servizi sanitari, ricerca di lavoro, istruzione per i figli e percorsi di orientamento e inclusione sociale. Vengono offerti anche momenti di mediazione culturale e supporto nella comprensione dei documenti ufficiali, così da facilitare un inserimento più sereno nella vita cittadina.
La Casa del Volontariato come luogo di comunità
“L’apertura di questi due sportelli, nati in sinergia con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Sciacca, il Cesvop e l’Avulss, con presidente Maricetta Venezia – dichiara l’assessore Agnese Sinagra – rappresenta un passo importante per Sciacca: un investimento umano e sociale che rafforza il senso di comunità e mette al centro la solidarietà concreta. La Casa del Volontariato diventa così ancora di più un luogo di incontro, sostegno e crescita, dove competenze diverse si intrecciano per costruire una città più inclusiva e attenta alle fragilità di tutti”
