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Siracusa festeggia Santa Lucia. Ma le parole dell’arcivescovo Lomanto, fanno riflettere

Nel giorno della Patrona, il capo della chiesa aretusea, denuncia violenza e sopraffazione. Soprattutto quella contro le donne

di massimilianoadelfio -





Santa Lucia testimonia il coraggio della fede, la forza della speranza e l’operosità della carità“. L’arcivescovo di Siracusa, Monsignor Francesco Lomanto, ha aperto l’anno Luciano nel giorno della Festa di Santa Lucia, la martire siracusana celebrata in tutto il mondo. E’ stato l’arcivescovo a presiedere il Pontificale in una Cattedrale gremita di fedeli. Lomanto ha richiamato l’esempio di Santa Lucia “che nella carità, invita alla pratica del dono, a mostrare un atteggiamento accogliente, a rivolgere una parola gentile, a compiere un qualsiasi piccolo gesto di pace e amicizia, per costruire la civiltà dell’amore“. E’ stato il vicario generale dell’Arcidiocesi, monsignor Sebastiano Amenta, all’inizio della celebrazione a leggere il decreto di indizione dell’Anno Luciano che prende il via oggi e si concluderà il 20 dicembre del 2024. Alle 15.30, c’è stata l’uscita del simulacro e delle reliquie dalla Cattedrale, con la processione per le vie cittadine per giungere in serata nel Santuario di Santa Lucia al Sepolcro

Monsignor Lomanto, ha anche detto che questo 13 dicembre, “è segnato dal dolore per i fatti che sconvolgono la convivenza a causa della guerra, della barbarie, della violenza e della piaga del femminicidio”. “È doloroso e umiliante assistere ancora oggi a tanta viltà e prepotenza di chi offende o addirittura uccide l’altro”, ha detto Monsignor Lomanto, aggiungendo che “chi usa violenza verso una donna o verso una persona indifesa o verso gli altri, commette violenza contro Dio, contro Santa Lucia e contro ogni persona. In ogni donna umiliata e aggredita viene offesa la dignità di ciascuno di noi. Chi mortifica una donna, non offende solo quella donna ma oltraggia anche ogni madre, ogni sorella, ogni figlia e figlio di Dio. Nell’altro non c’è solo mio fratello e mia sorella, ma c’è Dio stesso. Mentre festeggiamo Santa Lucia, diciamo basta a ogni forma di violenza e di sopraffazione”. Lomanto, infine, ha ricordato che “anche Santa Lucia ha sperimentato tempi persecuzione e di violenza per la sua fede in Dio, vivendo sulla sua pelle le conseguenze della insensatezza umana, senza mai perdere la speranza in Dio“. Infine anche un riferimento alla pace come valore “da custodire ogni giorno”