Siccità: la Regione dichiara lo stato di crisi idrica
Siccità, è stato di crisi e emergenza nel settore idrico potabile nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Lo ha deciso, stabilendo che sia in vigore fino alla fine dell’anno, la Giunta regionale siciliana su proposta del presidente della Regione Renato Schifani.
L’approvazione, nella riunione dell’esecutivo guidato da Schifani, anche per nominare il segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia. Leonardo Santoro sarà commissario delegato con l’incarico di individuare e attuare tutte le misure necessarie per superare la fase più critica.
Un provvedimento ormai improcrastinabile, rilevate le condizioni di siccità persistente che hanno ridotto la disponibilità di acqua negli invasi siciliani. Per la quarta annualità consecutiva, le precipitazioni si sono evidenziate al di sotto della media storica di lungo periodo. E anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato finora questa tendenza.
Circostanza che, già nello scorso febbraio, aveva indotto il governo regionale a dichiarare lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia.
Santoro – per decenni nella Protezione civile regionale, da più parti considerato “il papà” del servizio sismico regionale, una approfondita competenza nel campo del rischio idrogeologico – è chiamato ad affrontare e indirizzare a rapida soluzione una serie di iniziative urgenti. In particolare, dovrà mettere mano innanzitutto a concrete azioni finalizzate al risparmio idrico potabile: la riduzione dei prelievi e l’elaborazione di programmi di riduzione dei consumi con riferimento alla promozione dell’efficienza di usi esterni, la verifica degli usi della risorsa idrica con attuazione di ormai necessarie strategie di risparmio, l’attuazione di pratiche tecnologiche e programmi di ammodernamento utili a ridurre i consumi delle apparecchiature delle utenze, lo sviluppo e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione al risparmio idrico.
Ma l’elenco non finisce qui, in una regione ove la siccità è dramma quotidiano: nei giorni scorsi, un nuovo razionamento dell’acqua, oltre che a Palermo, Trapani, Caltanissetta e Agrigento, e pure ad Enna. Da settimane i Comuni ad acqua razionata sono 160 su 391. Tra questi Caltanissetta, ove le famiglie sono costrette ad acquistare l’acqua, perché razionata.
Aspettano Santoro pure la chiamata ad un impegno per un più stretto coordinamento con il commissario straordinario nazionale, per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. Ma anche la ricognizione e la pianificazione degli interventi urgenti per il reperimento di risorse alternative, la ricognizione e le azioni per l’utilizzo di pozzi e sorgenti, l’utilizzo dei volumi morti negli invasi e l’interconnessione degli invasi.
Senza dimenticare l’annoso nodo delle decine di dighe presenti nel territorio e gestite per la maggior parte dalla Regione stessa.