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Ambiente

Siccità e incendi: le minacce dell’estate siciliana

di Marco Gullà -





Da un lato ci sono gli incendi, dall’altro la siccità, nel mezzo invece la prossima estate. In Sicilia c’è apprensione per quella che si prospetta una stagione decisamente “calda” su tanti fronti.
Al momento – restando alla stretta attualità – quel che preoccupa maggiormente è l’emergenza idrica. L’Autorità di bacino ha calcolato in 720 milioni il fabbisogno necessario per sistemare le cose con un approccio strutturale, il presidente Schifani sta pensando a una task force che sia in grado di approntare i primi interventi urgenti con una spesa sostenibile, mentre si moltiplicano gli appelli a Roma, per ottenere più risorse. Schifani – è proprio il caso di dirlo – getta però acqua sul fuoco: “Il cambiamento dell’ecosistema è un dato inconfutabile e dobbiamo fronteggiarlo – ha detto il governatore siciliano – le alte temperature di questi mesi, inoltre, hanno prosciugato gli invasi rendendo la situazione idrica. Vorrei comunque scongiurare gli allarmismi di questi giorni e rassicurare i turisti che vorrebbero venire in Sicilia: non rischiano.
L’APPELLO DI FEDERALBERGHI
L’Isola è pronta a organizzare dei sistemi di approvvigionamento. Non ci sarà una emergenza idrica”. Si spera sia così, anche se i segnali che arrivano vanno in direzione opposta. Il razionamento di Palermo, i primi bidoni ad Agrigento e Trapani, gli invasi quasi vuoti e le condotte danneggiate, sono più di un campanello d’allarme.
“L’emergenza idrica in Sicilia va risolta al più presto – ha replicato il presidente di Federalberghi Sicilia Nico Torrisi – non possiamo rischiare di avvicinarci all’estate e chiedere ai turisti di razionare l’acqua. Sarebbe una follia. Prima il problema viene risolto e meglio è. Perché la Sicilia è meta turistica mondiale. Io mi auguro che il Governo aiuti la Regione siciliana a trovare una soluzione immediata, non possiamo perdere tempo. Il tempo è prezioso, così come l’acqua. Penso a luoghi turistici come Dubai che sono nel deserto e dove l’acqua non manca mai. Perché la Sicilia, che è circondata dall’acqua deve avere problemi. Altrimenti, come si fa a spiegare a un turista che deve risparmiare sull’uso dell’acqua?”.
ALLARME TEMPERATURE
Non solo siccità, le temperature sono già alte e l’allarme incendi sale di giorno in giorno. Sia chiaro, non ci sono stati ancora roghi violenti e pesanti come quelli della scorsa estate, ma il rischio – in vista di una stagione che si prospetta caldissima dal punto di vista climatico – è verosimilmente alto. Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, ha convocato una riunione per mettere a punto le risposte in chiave di prevenzione. “Abbiamo chiesto alle Regioni, alle quali la legge 353 del 2000 affida il compito della lotta agli incendi – ha detto – non solo di ottimizzare tutte le risorse umane ed economiche di cui dispongono, ma anche di promuovere attraverso i media una diffusa campagna di sensibilizzazione tra le popolazioni”. Basterà? Chissà. “Ho perso la mia casa in provincia di Palermo per gli incendi del 25 luglio scorso – dice Domenico B. – non mi è stato risarcito nulla. Vivo in affitto e stavo rischiando anche di perdere mio padre durante quei maledetti incendi.
La Regione Sicilia credo stia facendo gli stessi errori dello scorso anno, sta nuovamente snobbando un problema che tra luglio e agosto sarà come sempre d’attualità. E poi quest’anno con le temperature in netto aumento vedrete cosa succederà”.
“Con il presidente Schifani abbiamo deciso di anticipare la campagna antincendio – afferma Elena Pagana, assessore del Territorio Sicilia – il cambiamento climatico è sicuramente la prima causa e poi anche la siccità non agevola le misure di prevenzione, però abbiamo tanta forza da parte della Regione”. Siccità e incendi minacciano quindi la prossima estate dei siciliani. Sudore, sacrifici e pazienza: non sarà affatto una stagione facile.