Sfuggito alla cattura lo scorso 8 novembre, Badalamenti è un latitante
L'operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato di Palermo in collaborazione con l'FBI
Giovanni Battista Badalamenti è ora ufficialmente dichiarato latitante, come stabilito dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo, Filippo Serio. Badalamenti, un 69enne originario di Torretta ma residente da tempo negli Stati Uniti, è riuscito a sfuggire a un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo all’inizio del mese. Attualmente, è ricercato non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.
Gli altri arrestati
Il suo difensore, l’avvocato Alessandro Ricci, avrà la possibilità di presentare ricorso al Tribunale del Riesame contro il decreto di fermo. Nell’ambito dell’operazione in cui Badalamenti è coinvolto, sono stati arrestati Francesco Rappa, Giacomo Palazzolo, Salvatore Prestigiacomo, Isacco Urso (omonimo di 50 anni) e Maria Caruso. Tutti provengono dalla provincia di Palermo, in particolare da Torretta e Borgetto, e hanno profondi legami di emigrazione con gli Stati Uniti.
I contatti con Messina Denaro
L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato di Palermo in collaborazione con l’FBI, e ha portato anche a misure cautelari eseguite a New York. In un’intercettazione dello scorso luglio, Badalamenti aveva fatto riferimento a un incontro con Matteo Messina Denaro, quando il boss di Castelvetrano era ancora latitante.