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Serie B – Palermo: attaccare è l’unica cosa che conta

di Redazione -





di SERGIO RANDAZZO – Dodici giorni di attesa prima di rivedere la Serie B e il Palermo in campo. Succederà il 13 gennaio in casa del Cittadella, quarta forza del campionato, 33 punti, uno in più dei rosa, 25 gol fatti (non tantissimi) ma solo 20 subiti, terza difesa della B dopo Cremonese e Parma ed assieme a Venezia, Brescia e Bari. Una di quelle squadre che forse in A non andrà mai ma che in serie B ci sta come a casa propria. Capace di tutto e del contrario di tutto. Certo, il Palermo visto nel 3-3 di Como e nella bella vittoria in rimontissima contro la Cremonese (che 3 dei 16 gol li ha incassati proprio al Barbera), autorizza a fare bei sogni per questo nuovo anno che ha emesso i primi vagiti. Ma da qui, ad allargare orizzonti di gloria e speranza per gli uomini di Eugenio Corini, ce ne corre. Anche perché, da Pigliacelli agli altri, la continuità di rendimento non fa proprio parte del dna rosanero di questa stagione. E così, come un grafico impazzito, si va da partite monstre a prestazioni incolori con una facilità disarmante. Un andamento che illogico, sarebbe eufemistico: partite abuliche alternate a prestazioni da incasellare. Un Palermo folle, una squadra che ha fortissime credenziali da spendere sul tavolo della promozione a patto e condizione che si dia una regolata ma, soprattutto, che capisca una cosa fondamentale: sa vincere solo segnando un gol in più dell’avversaria! Il Palermo, dopo 19 partite che sono il ruolino del girone di andata di Serie B, è sesto con 32 punti, a 3 lunghezze dal secondo posto occupato da Venezia e Como e in piena zona play off. I rosa hanno vinto 9 volte, pareggiato 5 e perso altrettante. Hanno segnato 32 volte (dietro solo al Parma che ne ha fatti 37) e subito 23 (la quasi peggiore delle prime 9 in classifica, ‘battuta’ solo dal Catanzaro che ne ha presi 24). Nelle ultime quattro partite, quelle che hanno segnato la svolta rispetto ad una situazione che si era fatta davvero brutta dopo la sconfitta casalinga contro il Catanzaro il primo dicembre, il Palermo ha segnato 12 volte equamente divise, portandosi a casa 8 punti. 3-3 in trasferta in casa della capolista Parma e in casa del Como. Vittorie 3-2 al Barbera contro il Pisa e contro la Cremonese, quarta in classifica. Il Palermo ha svoltato quando Corini ha capito che questa squadra sa attaccare come nessuno in Serie B. Se continua così anche nella fase discendente della stagione, la A non è lontana…anzi!