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Caltanissetta: sequestrati beni per 700 mila euro riferibili a clan di Mazzarino

di Redazione -





I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno eseguito un decreto, emesso dal tribunale, sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura nissena, con il quale è stato disposto il sequestro di due unità immobiliari, un’impresa con relativo patrimonio aziendale e rapporti bancari, per un valore complessivo di circa 700 mila euro, riconducibili a un soggetto accusato di appartenere al sodalizio mafioso “Sanfilippo” di Mazzarino nel Nisseno, collegato con la stidda gelese e con rapporti con la ‘Ndrangheta calabrese e attraverso questa, ramificazioni dei clan nel Milanese.

L’attività investigativa è stata avviata su input della Direzione Distrettuale Antimafia a seguito dell’operazione “Chimera”, effettuata dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Gela, da cui è emerso il ruolo del cittadino gelese quale referente della “stidda mazzarinese”, condannato, all’esito del procedimento abbreviato, alla pena di 16 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso. Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ex art. 20 d.lgs. n. 159/2011, dal tribunale di Caltanissetta-sezione misure di prevenzione nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle indagini economico-patrimoniali coordinate dalla procura di Caltanissetta-Dda ed eseguite dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, con riguardo alla posizione reddituale del destinatario e dei familiari, volte a verificare l’effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e all’attività lavorativa.

Durante quattro anni d’indagini a carico dell’organizzazione mafiosa denominata “famiglia Sanfilippo” riconducibile alla “Stidda”, sarebbero stati raccolti numerosi elementi circa i reati contestati e in particolare proprio l’associazione di tipo mafioso.

Il provvedimento di sequestro è stato disposto in via anticipata, in attesa del contraddittorio che avrà luogo al palazzo di Giustizia di Caltanissetta per verificare la sussistenza dei presupposti per la successiva confisca dei beni.