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Sciopero generale per Gaza in Sicilia: cortei, scuole ferme e trasporti sotto osservazione

di Federico Conti -





Lo sciopero generale per Gaza in Sicilia ha mobilitato studenti, lavoratori e sindacati di base in numerose città dell’isola. La giornata di protesta, indetta per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e sostenere la Global Sumud Flotilla, ha portato in piazza migliaia di persone, con cortei e flash mob che hanno attraversato i principali centri urbani.

Trasporti pubblici: situazione differenziata

A Palermo i trasporti urbani hanno funzionato regolarmente nonostante l’agitazione. Diversa invece la situazione per i collegamenti extraurbani: l’Azienda Trasporti Siciliana ha registrato alcune corse saltate, creando disagi nei collegamenti tra i comuni.

Scuole: lezioni sospese e aule vuote

Lo sciopero ha avuto un impatto significativo soprattutto sul mondo della scuola. A Palermo, Catania e Messina molti istituti hanno dovuto fare i conti con l’assenza di docenti, personale amministrativo e tecnico, mentre centinaia di studenti hanno deciso di non entrare in classe per partecipare alle manifestazioni. In diverse scuole le famiglie erano state avvisate di possibili riduzioni dell’orario: molti genitori hanno preferito tenere i figli a casa.

Le piazze della protesta

Il cuore delle manifestazioni è stato il Teatro Massimo di Palermo, dove centinaia di giovani hanno sventolato bandiere palestinesi dietro lo slogan «Blocchiamo tutto con la Palestina nel cuore». Cortei simili si sono svolti anche a Catania, con partenza da via Etnea, e a Messina, con presidio in piazza Cairoli.

Oltre alle tre principali città siciliane, iniziative e flash mob hanno animato anche Alcamo, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani, Modica, Scicli, Caltanissetta e le Eolie, coinvolgendo collettivi studenteschi, sindacati di base e operatori dei settori ferroviario, portuale e sanitario.

Un messaggio politico e sociale

Le sigle promotrici dello sciopero – tra cui Usb, Cobas, Cub e altre realtà sindacali – hanno ribadito la richiesta di interrompere le relazioni con Israele, sottolineando la necessità di una presa di posizione netta da parte del governo italiano.

La giornata di mobilitazione conferma come il tema del conflitto in Medio Oriente abbia trovato in Sicilia una forte eco, capace di unire mondi diversi: dalle scuole ai porti, dalle piazze cittadine alle categorie lavorative più disparate.

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