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Schlein, tappa in Sicilia “Ponte insostenibile e infrastrutture ferme”

di Antonino Marino -





di ANTONINO MARINO
L’ha annunciato ai suoi follower sui social e in particolare a quelli di Instagram, poi intorno alle 10.15 si è presentata in diretta mentre attraversa su un traghetto lo stretto di Messina. Elly Schlein ha cominciato così la sua visita elettorale in Sicilia, annunciando di voler dire qualcosa proprio sul futuro Ponte.
E così ha fatto. “Il rapporto costi benefici” del progetto del Ponte sullo Stretto “oggi appare non sostenibile, l’analisi finanziaria lascia a desiderare: quelle risorse potevamo usarle per il diritto alla casa, per un investimento sulla messa in sicurezza delle abitazioni, ma nulla, Salvini vuole il suo spot elettorale e usa il progetto del ponte per fini elettoralistici”.
Queste le prime frasi pronunciate mentre navigava le acque dello stretto, ricordando come “a dispetto alla sicurezza e alla fattibilità economica, il ministro Salvini vuole andare avanti per uno spot elettorale e Meloni gli va dietro. È un progetto vecchio di 15 anni aggiornato alla buona. Ci sono 68 rilievi posti dalla commissione del ministero”.
In particolare sul tema della sicurezza dello stesso ponte la segretaria del Pd ha ribadito come esista “una legge di non edificabilità per costruzioni su faglie attive, come per questo ponte. I tecnici – ha aggiunto – della società hanno detto che servono altre indagini, ci sono dati di deformazione di una faglia che ha già provocato un terremoto. Ci sono rischi sismici sulla sponda calabra, senza considerare che ci sono informazioni incomplete sulle faglie. Ma Salvini vuole andare avanti come un treno”.
Ma non c’è solo Salvini al centro dei pensieri della Schlein, sempre in navigazione, infatti, ne ha anche per il premier Giorgia Meloni e per il governatore siciliano, Renato Schifani: “Ora in campagna elettorale Giorgia Meloni plana sulla Sicilia, stringe la mano a Schifani” tuttavia “sono al governo da un anno e mezzo e non si é visto partire un cantiere. La Sicilia aspetta opere infrastrutturali che sono ferme”.
E a proposito di queste la stessa Schlein le ha volute ricordare. “Dopo aver attraversato ieri la Calabria dalla punta nord, da Corigliano Rossano, alla punta sud Reggio Calabria, oggi – ha detto il segretario dei Dem – abbiamo deciso di fare la traversata dello Stretto e di raccontare nel frattempo, in quei 13 minuti, le opere incompiute che la Sicilia e la Calabria aspettano da troppo tempo, la denuncia delle carenze infrastrutturali sulla Palermo-Catania e sulla Palermo-Agrigento, sull’area metropolitana di Catania, perchè abbiamo tante opere che sono più urgenti, meno dispendiose del progetto che Salvini con Meloni ha riesumato, quello del ponte sullo Stretto che è inutile, dannoso, anacronistico, oltre che a mettere a rischio la sicurezza delle persone”.
Da Messina a Catania, dal ponte al quartiere di Librino da cui Elly Schlein ha nuovamente attaccato Giorgia Meloni e il suo governo: “Mentre questa destra è ossessionata dall’immigrazione, noi ci occupiamo dell’emigrazione, di tanti giovani siciliani che, se non hanno un salario e un lavoro dignitoso ed hanno solo contratti precari, non credono più che la scuola sia un elemento di emancipazione sociale. Per noi – ha aggiunto – la scuola pubblica, gli asili nido da moltiplicare in Italia, sono il primo luogo dove contrastare le diseguaglianze e sbloccare l’ascensore sociale. Pretendere di scegliere da Palazzo Chigi chi può essere povero e chi non può esserlo a seconda di quanti anni o di come è composta la sua famiglia, è una grandissima ipocrisia. Significa non conoscere la realtà italiana. L’invito alla Meloni – ha concluso – è ‘venga fuori dal palazzo’, venga in mezzo alla sofferenza delle persone che non si riescono a curare mentre lei taglia la sanità pubblica, che non riescono a portare a casa un salario perché lei sta bloccando il salario minimo, che è una misura che esiste in 22 Paesi europei”.