Schifani: province? Tutto rimandato
La riforma delle Province è saltata, ma “Non c’è nessuna tensione in giunta” ha affermato il presidente della Regione Renato Schifani, riforma che – ha fatto sapere – ora è rinviata a dopo l’abolizione della legge Delrio da parte del Parlamento nazionale. “Ho organizzato degli incontri bilaterali con le forze politiche di maggioranza perché ho ritenuto utile stabilire alcune regole in merito al voto segreto all’Ars, fermo restando che si tratta di un’anomalia che non esiste in nessun’altra regione. Andiamo avanti serenamente – continua Schifani – ho trovato in tutti piena volontà di sostegno al governo. Anche perché, nei prossimi mesi, ci aspettano riforme importanti per lo sviluppo della nostra Isola”.
Sull’elezione diretta di presidenti di provincia, ha dichiarato: “La riforma del sistema elettorale nelle ex Province è un capitolo chiuso. Se ne riparlerà quando il Parlamento nazionale approverà questa riforma” ha detto ieri a Catania. “Intanto, alla scadenza dei commissariamenti daremo attuazione alla legge Delrio, perché siamo tenuti a farlo”.
Il mandato dei commissari scadrà il 31 dicembre da qui ad allora si dovrà far partire l’iter per le elezioni di secondo grado. Il progetto di legge riguardante il ripristino delle Province è stato bloccato poiché l’articolo principale è stato respinto durante la discussione in aula. Questo articolo è fondamentale per la struttura del testo. A causa di questo respingimento, non è possibile ripetere quanto accaduto nel 2022, quando si sono tenute contemporaneamente elezioni Nazionali e Regionali, odiernamente Europee e Provinciali.
Questo perché il regolamento dell’Assemblea Regionale Siciliana stabilisce che un progetto di legge o qualsiasi altro documento respinto non può essere riesaminato nella stessa sessione. Di conseguenza, se il progetto di legge verrà presentato nuovamente, dovrà ripartire dalla commissione a partire dal mese di marzo e poi tornare all’Assemblea per una nuova discussione.
Quindi, se le affermazioni di Schifani sono accurate le elezioni di secondo livello saranno effettuate, altrimenti, se la legge di riforma dovesse tornare in aula, la finestra temporale rimane aperta fino a novembre 2024.
A sostenere un ritorno di una maggioranza più coesa, anche il neocommissario della Lega in Sicilia Claudio Durigon: “Faremo delle riunioni specifiche su questo, daremo massimo supporto al presidente Schifani e credo che alla fine troveremo tutte le soluzioni per ripartire ancora con più forza”, ha dichiarato. E sulle province: “Noi siamo a favore del ritorno all’elezione diretta delle Province. Crediamo fortemente che sia un ente che può dare risposte ai cittadini” sottolinea Durigon.
“A livello nazionale ci stiamo lavorando. È decaduta questa legge in Sicilia, ma siamo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile per dare delle risposte. So che Schifani ha in mente di tornare per il momento alla legge Delrio, ma la volontà politica del governo, lo ricordo, è quella di andare a votare per le Province il prima possibile”.